Michele Buoninconti è arrivato stamattina alle 7 in Tribunale con un
largo anticipo, per dribblare i fotografi e i cronisti; ha chiesto agli
agenti della polizia penitenziaria di tutelare la sua privacy nel
momento più difficile della sua vita. Il giudice Roberto Amerio ha
concesso per la prima volta il permesso per un colloquio in carcere a
partire da domani all’amico-sostenitore Sandro Caruso che, da mesi, ha
costituito un gruppo di sostegno e di solidarietà. Come avevano
anticipato i suoi legali, Enrico Scolari e Giuseppe Marazzita,
Buoninconti rilascerà una breve dichiarazione, al termine delle repliche
di pm e avvocati, un attimo prima che il giudice si ritiri in camera di
consiglio. Un testo già scritto, in cui ribadirà, con parole sue, la
propria innocenza. Ora il pm Laura Deodato che, nella scorsa udienza ha
chiesto 30 anni di carcere, ha iniziato da circa un’ora il suo
intervento; poi seguito dalla parte civile, Deborah Abate Zaro e Carlo
Tabbia, e infine, dalla difesa. La sentenza è attesa nel pomeriggio.
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