ricordatevi questo logo: appartiene a un amico di un pregiudicato per bancarotta. |
Venerdì scorso ho dovuto denunciare alla Polizia Postale e di conseguenza alla Digos tal “Massimo Mazza” in arte “Mazzetta”(il nome è quasi sicuramente falso, lo cambia spesso. Infatti ha molti altri account falsi su FaceBook tra cui Pino Gino (un altro Gino pino gli è stato chiuso). Certo che chi non ha niente da nascondere non si trincera dietro nickname ed un mare pseudonimi…
E’ un sedicente blogger che scrive anche per “Giornalettismo” del gruppo Banzai.E’ conosciuto su tutta la Rete per continue risse ad esempio con Giulietto Chiesa, con Gianni Riotta con la blogger grillina Erica Di Blasi e anche con il giornalista della Stampa Massimo Numa che si occupa della Tav e che ha ricevuto qualche giorno fa un pacco bomba…
Il gruppo Banzai è guidato dal duo Paolo Ainio e Matteo Arpe.Il secondo è un pregiudicato che ha una condanna a 3 anni e 7 messi in secondo grado per bancarotta su una truffa con una società di acque minerali nell’ambito della vicenda del crack Parmalat. inoltre con raro tempismo l’Arpe è entrato in Banzai il 6 giugno 2013 e s’è beccato la condanna in secondo grado il giorno dopo.
Desta meraviglia poi che tra i suoi “amici” ci sia addirittura un politico (uno dei bersagli continui del soggetto in esame), anzi addirittura l’assessore alla Sanità al Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo dell’ odiatissimo Pd (da Mazzetta).Ma lo saprà l’assessore che l’amico è indagato dalla Digos?
Nel mio caso invece , dopo mesi di stalkeraggio privato e pubblico per opinioni da me espresse durante la XVI legislatura, è arrivato a minacce gravissime accompagnate dall’invio tramite Facebook di una macabra carta dei tarocchi.E’ ora di fare pulizia sulla Rete e di isolare definitivamente i violenti, come del resto ha anche affermato il presidente Napolitano a proposito della vicenda dell’Alta Velocità. Stupisce, come detto, che certi individui siano addirittura stipendiati professionalmente da editori di rilevanza nazionale e forse sarebbe il caso che prendessero le distanze da gente simile.
Qui il link del violento alterco tra il Mazza e il giornalista de La Stampa Massimo Numa (che in quell’occasione si sentì minacciato) vittima di due pacchi bomba
A dargli manforte interviene tal Carlo Gubitosa (come al solito si tratta di un nome falso), “ingegnere” (sic) che fa parte della stessa banda di disperati che sotto il sacro ideale della satira passa il tempo ad infangare gli altri a pagamento o peggio.
Qui invece viene indicata la sua pericolosità in un forum del Corriere della Sera, Titanic, da cui sarà cacciato dopo le minacce al giornalista Gianni Riotta.
In questi commenti al Post Mazzetta come al solito cerca di sminuire un attentato politico di stampo terroristico
1 commento:
buffone
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