mercoledì 15 gennaio 2014

SOLIDARIETA' A FAVIO. LE LOTTE OPERAIE NON SI FERMANO


RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
Solidarietà militante a Fabio per l’aggressione mafioso-fascista.
Solidarietà al Sicobas
Le lotte operaie non si fermano !

 

Nella serata di ieri martedì 14 gennaio il compagno Fabio, in prima linea nelle lotte operaie della logistica, è stato aggredito in un agguato e pestato a sangue.
Il messaggio mafioso-fascista che arriva è quello di intimidire Fabio il suo sindacato SiCobas e il movimento dei lavoratori della logistica che in questi ultimi anni sta rappresentando uno dei momenti più alti di conflitto per la capacità di coinvolgimento dei lavoratori del settore, per gli obiettivi non oggetto di concertazione, per la radicalità delle forme, per l'utilizzo dello sciopero come arma reale in mano ai lavoratori e per il tentativo di coniugare lotte vertenziali e prospettiva di trasformazione in senso anticapitalista della società.
La nostra  solidarietà a Fabio è grandissima come pure la nostra rabbia.
Ma questi bastardi non pensino neanche lontanamente di poterla avere vinta..
Fabio, il Sicobas, i lavoratori che ne fanno parte, i numerosissimi compagni e compagne che hanno seguito le lotte operaie nella logistica  degli ultimi 5 anni e che sono passati tra processi giudiziari, cariche di carabinieri e polizia, aggressioni crumiro-fasciste, macchine incendiate e pestaggi a danno di lavoratori che si ribellavano alla loro condizione di schiavi, non si faranno certo intimidire da questa ultima pur criminale provocazione.
Questa è' solo il prodotto di quello che da anni denunciamo insieme a Fabio e al Sicobas e cioè la stretta connessione di interessi economici e politici imprenditoriali in parallelo ad interessi camorristico-ndranghetistico-mafiosi con fortissime entrature politiche trasversali alle maggiori  forze politiche di governo.
Questi sono i nemici dei lavoratori  contro i quali abbiamo combattuto, stiamo combattendo e continueremo a combattere e la lista delle cose da far pagare al nemico di classe si è solo allungata di un'altra riga.
Ma il segnale che hanno mandato questa volta è forte, non casuale e come tale va compreso. L'unica risposta che crediamo possibile è quella del rilancio e del rafforzamento del movimento, della sua capacità di incidere perché ancora una volta, sono i rapporti di forza che stabiliscono chi riesce a fare un passo in avanti nel guerra di trincea nella logistica e nella scontro di classe in generale e questa loro incursione rappresenta solo un passo falso.
 
Un abbraccio a Fabio a cui inviamo la nostra massima solidarietà militante!
Per il rilancio del conflitto di classe !
 
i compagni e le compagne del Centro Sociale Vittoria
milano 15.01.2014

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