domenica 1 dicembre 2013

ESCLUSIVO.ECCO COME BERLUSCONI HA CORROTTO RUBY (LE CARTE)

nicole minetti 8
nicole minetti. 
ECCO PERCHE' SILVIO RISCHIA UN NUOVO PROCESSO/ "E' successo un po' un casino, sta str... della Ruby ha detto delle cose. Cose pesanti, su tutti, capisci? Anche cose non vere, anche noi ne combinavamo di cotte e di crude. Amò, sì, ci ha sputtanato..." Ecco che diceva Nicole Minetti a Marysthelle Polanco in un'intercettazione del 17 ottobre 2010. La deposizione di Ruby davanti ai magistrati aveva fatto tremare il Cavaliere e le "Olgettine". Nellemotivazioni della sentenza Ruby bis (quella che ha condannato in primo grado Minetti, Emilio Fede e Lele Mora), pubblicate daAffaritaliani.it, i giudici accusano Berlusconi di aver pagato decine di persone per concordare una "serie di false testimonianze". Spunta una riunione segretissima del 15 gennaio 2011 dopo la quale, scrivono i giudici "tutte le ragazze iniziano a percepire a tempo indeterminato almeno 2500 euro al mese". I legali del Cav parlano di "motivazioni sconnesse", ma per i giudici Berlusconi ha inquinato le prove e ora la Procura aprirà unanuova indagine per corruzione in atti giudiziari. E tra pochi mesi potrebbe arrivare un nuovo giudizio immediato per il Ruby ter

DOPO IL LIBRO DI AFFARI ITALIANI EDITORE "QUANTE VOLTE, SILVIO, QUANTE VOLTE...?" CON LA PUBBLICAZIONE INTEGRALE DELLE MOTIVAZIONI DELLA CONDANNA DI PRIMO GRADO PER BERLUSCONI NEL FILONE PRINCIPALE DEL PROCESSO RUBY, ECCO LA NUOVA PUNTATA CON LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA RUBY BIS
QUANTE VOLTE, SILVIO, QUANTE VOLTE...?
Il testo integrale della sentenza Bunga Bunga, con le testimonianze, le intercettazioni, le prove certe e quelle traballanti nel nuovo libro di Affari Italiani Editore

L'INQUINAMENTO PROBATORIO - Nell'estate del 2010 Ruby parla due volte con i magistrati milanesi. La prima volta il 22 luglio e la seconda volta il 3 agosto, come già avevano scritto i giudici del filone principale del processo Ruby. Ma quelli del filone Ruby bis, motivando la sentenza che ha portato alle condanne in primo grado di Emilio Fede e Dario (Lele) Mora a 7 anni di reclusione per favoreggiamento e induzione alla prostituzione e di Nicole Minetti per favoreggiamento alla prostituzione, sono andati oltre. I giudici milanesi hanno descritto quello che è successo dopo le deposizioni di Ruby. Deposizioni che, secondo i giudici, intimoriscono molto le altre persone indagate. Nelle motivazioni si legge che il 6 ottobre 2010 Ruby si reca presso lo studio dell'avvocato Luca Giuliante, all'epoca difensore di Mora. E "qui rimaneva per numerose ore nel corso delle quali veniva in modo serrato sentita in relazione a tutto quello che aveva detto ai pm. Dopo l'interrogatorio", continuano i giudici "Giuliante ne rivelava il contenuto a Berlusconi". Che Berlusconi sia entrato a conoscenza delle parole di Ruby, e che abbia informato anche altri indagati, è confermato secondo i giudici nell'intercettazione del 17 ottobre tra Nicole Minetti e Marysthelle Polanco. Dice Nicole: "E' successo un po' un casino... sta stronza della Ruby... ha detto delle cose... cose pesanti, su tutti, capisci? Anche cose non vere... anche noi ne combinavamo di cotte e di crude... Amò, sì, ci ha sputtanato, ma comunque guarda che io oggi vado da... vado da... da... da quello che la segue... e praticamente mi dice tutto quello che lei ha detto alla sua amica". Insomma, i giudici sono certi che l'avvocato Giuliante abbia "indebitamente rivelato fatti e circostanze relative ad una indagine e secretate".
LEGGI QUI SOTTO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA RUBY BIS DOVE I GIUDICI DESCRIVONO IL PRESUNTO INQUINAMENTO PROBATORIO

IL 15 GENNAIO 2011 - Come si legge nelle motivazioni, la data centrale è secondo i giudici quella del 15 gennaio 2011. Il giorno prima erano state eseguite le perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di via Olgettina dove risiedevano alcune delle "giovani donne che partecipavano alle cene". A partire da una telefonata di Berlusconi a Barbara Faggioli viene organizzata una urgente riunione serale alla presenza, sostengono i giudici, dei due avvocati di Berlusconi, Ghedini e Longo. L'accusa dei giudici è che in quella occasione siano state concordate "una serie di false testimonianze". Scrivono i giudici che da quel momento "tutte rendevano al processo dichiarazioni perfettamente sovrapponibili, perfino con terminologie e fraseggi identici tra loro", pur, a volte, "senza sapere riferire il significato della parola o della frase utilizzata". Tutte "dichiarazioni che, secondo le itnenzioni delle testimoni, erano dirette a favore di Berlusconi". Il motivo? Secondo i giudici perché "in seguito a questa riunione tutte le ragazze, testimoni del nostro processo, iniziavano a percepire a tempo indeterminato almeno 2500 euro al mese".
LA DIFESA DI BERLUSCONI E LA RISPOSTA DEI GIUDICI - I legali del Cavaliere hanno parlato di "motivazioni sconnesse" e comunque hanno sempre dichiarato, così come lo stesso Berlusconi, , che i soldi elargiti alle ragazze erano semplicemente un risarcimento per i danni subìti a causa delle indagini infamanti dei magistrati. Ma i giudici negano questa possibilità prendendo a esempio il caso della giornalista Mediaset Silvia la quale non ha perso il lavoro ma ha anche ricevuto mensilmente il denaro di Berlusconi. Scrivono i giudici: "Alla donna, inoltre, Berlusconi risulta aver elargito, nel corso degli anni una cifra intorno agli 800 mila euro, pagandole integralmente dapprima un appartamento a Milano 2, poi un appartamento nel pieno centro di Milano (Piazza S. Stefano), oltre ad averle regalate varie autovetture; da ultimo, una Audi TT". Il tutto anche se "la donna non è inserita nell'elenco delle partecipanti alle cene" di Arcore e "non ha perso il lavoro in seguito all'emersione mediatica del caso, non avrebbe avuto alcun motivo per essere risarcita".
ECCO IL DISPOSITIVO FINALE DELLA SENTENZA RUBY BIS CON LA CONDANNA DI FEDE, MORA E MINETTI E LA TRASMISSIONI DEGLI ATTI PER LA NUOVA INDAGINE RUBY TER382Guarda la gallery
IN ARRIVO IL RUBY TER -  I giudici del Ruby bis condannano Emilio Fede e Lele Mora, definiti come "due compari" che "in totale sinergia procurano a Berlusconi i ì'programmi' che gli piacevano", vale a dire che secondo i giudici i due "individuano e selezionano giovani donne da condurre al suo cospetto e le inducono al comptomento di atti sessuali retribuiti". Nicole Minetti invece avrebbe svolto da intermediatrice con le ragazze, "disponibile per Berlusconi in virtù del rapporto di fiducia-amicizia-interesse-amore (?) che la univa a lui". Ma i giudici non si limitano alle condanne degli imputati. Viene disposta anche la trasmissione degli atti alla Procura che aprirà a breve una nuova indagine, già nominata Ruby ter. E da quanto trapela da ambienti giudiziari, i pm potrebbero anche chiedere un nuovo giudizio immediato a carico di Berlusconi con l'accusa di corruzione in atti giudiziari. Insomma, entro pochi mesi il Cavaliere potrebbe ritrovarsi alla sbarra di Milano per due processi: l'appello per concussione e prostituzione minorile e il primo grado per corruzione. Un quadro che fa molta paura a Berlusconi. Forse ora le notti, ad Arcore, sono piene di incubi.

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