venerdì 31 agosto 2012

AIUTACI A SALVARE RIMSHA DALLA PENA DI MORTE

Ho ricevuto queste due email dalla mamma di Rimsha, una ragazzina pakistana che domani comparirà davanti al tribunale islamico, la ragazzina rischia di essere condannata a Morte a causa della legge islamica sulla blasfemia. 
LEGGETE VOI STESSI ED AIUTATECI A SALVARE RIMSHA DALLA PENA DI MORTE.
CHI SCRIVE E' LA MADRE DELLA RAGAZZINA. LEGGETE E DIFFONDENTE. 
COLLEGATEVI E FIRMATE LA PETIZIONE



La scorsa settimana una folla inferocita ha minacciato di bruciare viva mia figlia, e tra 24 ore un giudice deciderà se potrà tornare in libertà o restare in carcere. Rimsha è una minore che soffre di ritardo mentale e spesso non controlla le sue azioni. Nonostante ciò la polizia locale in Pakistan l'accusa di aver dissacrato il Corano, e abbiamo paura per la sua vita.

Adesso è rinchiusa in un carcere di massima sicurezza, e tra qualche ora siederà in un tribunale che sulla base delle leggi del Pakistan contro la blasfemia potrebbe condannarla a morte Siamo una povera famiglia cristiana che assiste alla furia della folla sul caso di mia figlia, e molte altre famiglie hanno affrontato simili intimidazioni che le hanno costrette a fuggire o a vivere nella paura. Mal'attenzione internazionale sul caso di Rimsha ha dato forza ai leader musulmani in Pakistan per pronunciarsi contro questa ingiustizia e costretto il Presidente Zardari a considerare il caso.

Vi prego di aiutarmi a tenere viva la protesta mondiale sul caso di mia figlia. Vi chiedo di firmare la mia petizione al Presidente Zardari per salvare Rimsha e chiedere che la nostra e le altre famiglie appartenenti alle minoranze in pericolo siano protette. Avaaz farà arrivare questa campagna ai media locali e internazionali, che qui sono seguiti con grande attenzione da tutti i politici:

http://www.avaaz.org/it/pakistan_save_my_daughter/?boypsdb&v=17479

Una folla inferocita ha chiesto l'arresto di mia figlia dopo che un imam locale ha iniziato a incitare le persone contro di lei, affermando che aveva dissacrato il Corano. Alcuni l'hanno minacciata di morte e hanno bruciato case di cristiani nella nostra comunità. Prego che alla sua deposizione questo sabato il caso contro di lei sia abbandonato e possa tornare a vivere con noi.

La nostra famiglia è in grave pericolo, e addirittura parlare delle leggi sulla blasfemia in Pakistan può essere fatale: l'anno scorso il Ministro pakistano per le minoranze è stato ucciso dopo aver chiesto che fosse tolta la pena di morte per il reato di blasfemia. La situazione è talmente grave che molti dei vicini cristiani del nostro quartiere popolare di Islamabad hanno dovuto abbandonare le loro case.

Rispettiamo i diritti religiosi degli altri. Chiediamo solo la sicurezza di nostra figlia e della nostra comunità e vorremo che tutto ciò non fosse mai accaduto. Siamo lieti che il Consiglio degli Ulema, una rete di ecclesiastici ed eruditi musulmani qui in Pakistan, abbia dichiarato: "Non vogliamo vedere ingiustizie commesse contro alcuno. Faremo di tutto affinché si possa mettere fine a questo clima di paura". Con il tuo aiuto possiamo non solo liberare Rimsha ma fare di questo incidente l'inizio di una più ampia comprensione tra comunità in Pakistan. Ti chiedo di firmare questa petizione e di condividerla con i tuoi amici.

http://www.avaaz.org/it/pakistan_save_my_daughter/?boypsdb&v=17479

Con speranza e determinazione,

Misrek Masih con il team di Avaaz

P.S.: Questa petizione è stata creata sul nuovo sito delle Petizioni della Comunità di Avaaz, che permette a chiunque, in qualsiasi luogo, di lanciare una petizione su un tema che ritengono importante. Per far partire la tua, clicca qui: http://www.avaaz.org/it/petition/start_a_petition/?bv17479


ULTERIORI INFORMAZIONI

Pakistan: aggiornato a sabato processo contro Rimsha Masih (Agenzia ASCA)
http://www.asca.it/news-Pakistan__aggiornato_a_sabato_processo_contro_Rimsha_Masih-1191012-ATT.html

Leader musulmani: “Rimsha va rilasciata, lo dice la sharia” (Agenzia Fides)
http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=39727&lan=ita

Pakistan, il presidente interviene per salvare Rimsha dalla pena di morte (Corriere della Sera)
http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_20/bimba-down-cristiana-interviene-presidente-pakistan_dcd12610-eac0-11e1-844e-2ddbe2183fb0.shtml

Pakistan: nuovo rinvio per la sentenza su Rimsha, si teme per la sicurezza (Radio Vaticana)
http://it.radiovaticana.va/news/2012/08/30/pakistan:_nuovo_rinvio_per_la_sentenza_su_rimsha,_si_teme_per_la_sicur/it1-616888

Cosa c'è dietro l'arresto della bambina cristiana disabile (Panorama)
http://mondo.panorama.it/Pakistan-cosa-c-e-dietro-l-arresto-della-bambina-cristiana-disabile

martedì 28 agosto 2012

TE' : PROPRIETA' E BENEFICI

Tè: proprietà nutritive e benefici



Tè verde - Tè nero - Tè rosso

Analizzando le proprietà del tè, questa bevanda ha un apporto calorico pari a zero e non contiene colesterolo. Presenta, inoltre, la seguente composizione:
caffeina, impropriamente detta teina, essendo identica la formula chimica: un alcaloide stimolante del sistema nervoso centrale, maggiormente presente nel tè nero che nel verde, ed anzi, a parità di metodo di estrazione, sarebbe superiore anche al quantitativo contenuto nel caffè;
teatina: un amminoacido psicoattivo;
catechine: flavonidi presenti soprattutto nel tè verde e nel tè bianco;
teaflavine e tearubigine: flavonidi a struttura più complessa, presenti soprattutto nel tè nero;
teobromina e teofillina: alcaloidi stupefacenti e stimolanti, maggiormente presenti nel tè nero;
tannini;
fluoruro.

Dalle componenti, quindi, si notano anche le differenze fra i tipi di tè, ed in particolare fra il tè nero ed il tè verde dovute, come già anticipato, ai diversi processi di lavorazione, che qui di seguito riteniamo utile riproporre in linguaggio accessibile.

Nel tè nero le foglie, dopo la raccolta, sono scaldate all’aria per un giorno, arrotolate e lasciate fermentare in luoghi umidi con un processo che causa la perdita della gran parte dei principi attivi della pianta, pur lasciando inalterata la teina.

Per ottenere invece il tè verde, le foglie, non appena raccolte, vengono lavate a vapore e subito seccate per impedirne la fermentazione: è proprio grazie a questo processo di lavorazione che, anche se si perde una leggera percentuale di teina, all’interno delle foglie rimangono maggiori quantità di catechine ed altri polifenoli, che poi sono le componenti più attive e salutari.

In tale ottica, pertanto, l’infuso di tè verde rimane un concentrato di sostanze preziose, anche se di sapore leggermente diverso da quello classico del tè nero, che a tutt’oggi, da noi in Occidente, rimane il più diffuso, anche se si va sempre di più diffondendo la richiesta di tè verde. E, sapore a parte, è la modalità stessa dell’infusione, per quanto attiene la durata e la temperatura dell’acqua, che condiziona gli effetti della bevanda.

L’acqua bollente sulle foglie le danneggia, un’infusione breve inoltre, della durata di due minuti circa, estraendo dalle foglie di tè soprattutto la teina, esalta le proprietà stimolanti della bevanda; un’infusione più prolungata invece, della durata cioè di 3-5 minuti, estrae l’acido tannico che, legandosi con la teina, attenua l'effetto stimolante della bevanda medesima, causando un certo sapore amarognolo del tè.

L’infusione, breve o lunga che sia, è ininfluente agli effetti dell’estrazione dei polifenoli, che sono fra le prime sostanze ad essere estratte; la stessa tuttavia è bene che non superi la durata di 5 minuti per non danneggiare i polifenoli e nel particolare le catechine. Dopo l’infusione, filtrare e arricchire con limone e zucchero; quando invece si aggiunge del latte all’infuso di tè, è bene tener presente che la caseina è in grado di neutralizzare i polifenoli che poi sono le componenti più benefiche, soprattutto del tè verde.

Ed ecco la tabella relativa alla composizione chimica e al valore energetico del tè in foglie, considerata per 100 grammi, tratta dall'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione - INRAN.
Composizione chimica Valore per 100 g
Parte edibile
Acqua (g) 9,3
Proteine (g) 19,6
Lipidi (g) 2
Colesterolo (mg) 0
Carboidrati disponibili (g) 3
Amido (g) 0
Zuccheri solubili (g) 3
Alcol (g) 0
Energia (Kcal) 108
Energia (kJ) 450
Sodio (mg) 45
Potassio (mg) 2160
Ferro (mg) 15,2
Calcio (mg) 30
Fosforo (mg) 630


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Tè nero

Vediamo ora, sia pur per sommi capi, quali sono gli effetti sulla nostra salute, almeno per quanto riguarda le componenti dei due tipi di tè da noi più diffusi, a cominciare dal tè nero:
la caffeina stimola il sistema nervoso nonché quello cardiocircolatorio;
la teofillina giova alla respirazione, favorisce infatti la dilatazione dei bronchi migliorando, fra l’altro, la contrattilità del diaframma nonché degli altri muscoli respiratori: sostanza analoga, in concentrazioni di gran lunga superiori, è usata per la terapia dell’asma e della bronchite;
la teobromina, alcaloide tipico del cacao, ma presente anche nel tè nero, sia pure in quantità meno significative, è un tonico del cuore e del sistema nervoso e svolge al contempo una blanda azione diuretica;
le teaflavine e tearubigine, polifenoli, pur nella loro modesta quantità, svolgono la loro azione antiossidante aiutando a prevenire le malattie cardiovascolari;
i tannini, polifenoli anch’essi, hanno funzione antinfiammatoria ed inoltre, abbassando la secrezione ghiandolare a livello intestinale, hanno azione astringente ed antidiarroica.

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Tè verde

E veniamo ora alle componenti del tè verde, cercando di sintetizzare le effettive funzioni svolte da questa bevanda.

Il tè verde è costituito da proteine al 15%, glucosidi solubili <5%, vitamina C in quantitativi paragonabili a quella contenuta nei limoni, vitamine del gruppo B, elementi minerali in ragione del 4-9%, basi puriniche in ragione del 2-4% costituite da caffeina e potenti antiossidanti quali i polifenoli ed i carotenoidi, l’aminoacido teanina.
I polifenoli, presenti nella rispettabile misura del 30%, sono costituiti da acidi fenolici (clorogenico, caffeico, gallico), da tannini idrolizzabili, da flavonidi e da epiafzelechina, tutte sostanze a spiccata attività antiossidante, tali da aiutare l’organismo a produrre molecole in grado da difendersi dai radicali liberi, cioè da quelle molecole reattive implicate nel danno cellulare.
Fra i polifenoli la parte da leone è svolta dalle catechine, presenti nel tè verde in ragione del 20-40% del peso secco, flavonidi a struttura più semplice rispetto alle teaflavine e tearubigine del tè nero, ma ad elevato potere antiossidante, per merito soprattutto di quella sostanza che è l’ ECGC: epigallocatechina gallato, 20 volte più efficace della vitamina E e di ben 100 volte più attiva della vitamina C, nota per le sue spiccate proprietà antiossidanti ed antimutagenetiche che, come già accennato, inibiscono crescita e proliferazione delle cellule tumorali.
L'ECGC riduce i livelli del colesterolo 'cattivo', l’LDL, e dei trigliceridi, proteggendo con tale funzione il sistema cardiovascolare.
Migliora la flora batterica intestinale.
Aumenta la velocità con cui l’organismo brucia i suoi grassi, contribuendo a dimagrire, senza provocare alcun effetto negativo a carico del cuore e del sistema nervoso.
Ha un’azione diuretica ed antifame se bevuto a digiuno.

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Tè rosso

Detto anche Rooibos o Pu-Her (Cespuglio Rosso), il tè del Sudafrica, altrimenti definito il tè di Mandela, anche se, non essendo fatto a base di Camellia Sinensis, risulta poco inquadrabile nella categoria merceologica dei tè. La materia prima è costituita dalle aghiformi foglie tritate, poco fermentate ed asciugate dell’Aspalathus Linearis, una pianta della famiglia delle leguminose dai piccoli fiori gialli che cresce a cespugli, coltivata nella regione montuosa del Cederberg, in Sudafrica.

La bevanda, di un bel colore rossastro, è da sempre usata dalle popolazioni sudafricane in qualità di integratore alimentare e di aiuto per migliorare la qualità del riposo notturno.

Rispetto agli altri tè sono necessari tempi d’infusione un po’ più lunghi ma, non essendoci tannini, non c’è da temere che a guastare il sapore possa sopravvenire una venatura più amarognola: rimane infatti gradevolissimo al palato, con quel gusto che sa di nocciola e di malva, naturalmente dolce, che convince la maggior parte degli estimatori a berne senza l’aggiunta di zucchero, anche se in Sudafrica viene consumato con latte e zucchero.

L’assenza di caffeina o teina, che dir si voglia, nelle foglie, ne fa una bevanda assolutamente non eccitante, contenente poi tante altre sostanze antiossidanti e minerali, fra cui magnesio, calcio, fosforo, ferro, vitamina C, tali che si ritiene che le conferiscano svariate proprietà:
antiossidante
lenitiva del dolore
distensiva del sistema nervoso centrale
preventiva di danni al Dna.

Qui da noi è considerata la bevanda ideale e a basso contenuto calorico per riprendersi dagli abusi alimentari delle feste: le sostanze antiossidanti in essa contenute, vale a dire i 25 polifenoli, le conferiscono, infatti, principi attivi tali da aiutare la digestione e smaltire gli effetti postumi dei banchetti a base di cibi grassi e zuccherini che appesantiscono stomaco e fegato; ed il medesimo ricco corredo di contenuti antiossidanti ne fa, inoltre, un valido aiuto contro l’invecchiamento cellulare, tale da meritarle il titolo di 'elisir della giovinezza'.

Al momento, da soli o in compagnia, limitiamoci a goderci una bella tazza di tè, di qualunque tipo esso sia, con i benefici che esso sicuramente comporta, che stemperi i rigori dell’inverno o che allevi la calura dell’estate.

martedì 21 agosto 2012

CONOSCERE LE SETTE ANCHE SATANICHE - SECONDA PARTE

L'occhio del Viminale sulle sette italiane

Tratto da: "La Repubblica on-line"

ROMA - Il Viminale lancia l'allarme sulle sette e i movimenti psudoreligiosi in Italia. Oltre 80.000 adepti in più di 137 gruppi, tra sincretisti, "false Chiese", messianici esoterici, occultisti e satanisti. Il lungo rapporto che il Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell'Interno ha inviato alla Commissione affari costituzionali della Camera punta il dito in particolare su 15 "psico-sette" o "autoreligioni" che "nella fase di proselitismo e in quella di indottrinamento usano sistemi scientifici studiati per aggirare le difese psichiche delle persone irretite, inducendole ad atteggiamenti acritici e obbedienza cieca".

Tra le "psico-sette" il documento del ministero dedica molto spazio a Scientology (41 sedi e 7.000 aderenti) dove, si legge tra l'altro: "Coloro che decidono di proseguire la terapia, sono indotti a frequentare corsi sempre più onerosi, durante i quali sono sottoposti a stress fisici (lavori logoranti, diete ipervitaminiche e ipoproteiche) e psicologici (letture forzate, pressioni e intidimidazioni)". Contro organizzazioni di questo tipo, sottolinea il rapporto, l'azione penale rischia di non avere strumenti sufficienti: non esiste ancora il reato di "aggressione alla libertà" psichica e non è più previsto quello di plagio.

Le sette, secondo il Viminale, non mettono a rischio solo la libertà degli adepti: sono un potenziale pericolo pubblico in vista del Giubileo. Il rapporto non esclude l'eventualità che qualche esaltato "cosciente nella circostanza che l'Italia assurgerà a palcoscenico e megafono internazionale, decida di commettere un atto eclatante per lanciare un messaggio all'intera umanità".

Molte delle nuove sette importate dall'estero, rileva il rapporto, hanno assunto una fisionomia molto diversa da quella della patria d’origine, come il gruppo induista Ananda Marga, considerato in India terrorista o la "Soka Gakkai" italiana che, "sembra sia stata scomunicata dalla casa madre in Giappone". Il rischio, per il Viminale, è che qualche gruppo "decida di tentare soluzioni 'forti' per imporre ad altri la propria "verita".

Il primo censimento del ministero degli Interni sulle religioni alternative è del 1994: secondo quel rapporto sono attive sul territorio italiano 366 sette ufficiali. Ma le cifre non ufficiali sono ben più inquietanti: circa 800 tra sette, circoli e culti vari, concentrati in prevalenza tra Torino, Roma e le città del Veneto. Enorme il giro d'affari: ogni anno, tra candelabri, incenso, teschi e ingredienti per intrugli e pozioni, gli italiani spenderebbero circa 1000 miliardi. Secondo il Cesnur, il Centro studi sulle nuove religioni, gli aderenti a vario titolo a sette e culti non tradizionali sono circa un milione.


TRA BUSINESS E SPIRITO LE PSICO-SETTE D'ITALIA
Le organizzazioni presenti in Italia

Tratto da: "La Repubblica on-line"

Scientology: (41 sedi, oltre 7000 aderenti) è la più grande e conosciuta, ma in Italia operano molte altre "psico-sette". Eccone un elenco, sulla base dello studio del ministero dell'Interno sulla religiosità alternativa nel nostro paese.

Life discovery principles (Ldp): E' una psico setta a carattere spiritualistico, nata a Vicenza alla fine del 1981. Il fine dichiarato è il rilancio dei valori fondamentali della persona, con corsi di psico-sessuologia, "memory" (tecniche mnemoniche per l'efficienza mentale).

Fellowship of friends: Associazione Usa riconosciuta come religiosa, il cui fine è "la liberazione e la piena consapevolezza dell'essere". Per cooptare proseliti inserisce segnalibro all'interno delle opere scelte nelle librerie specializzate in testi metafisici di tutto il mondo. Secondo voci non verificate i dentisti della comunità inserirebbero nelle protesi narcotico a lento rilascio.

Tutti gli adepti devono versare il 10 per cento del reddito e donazioni speciali al fondatore Robert Burton che afferma di essere in contatto con 44 angeli tra cui Gesù, Platone, Goethe e Lincoln. Sedi a Firenze, Roma, Venezia, Palermo. 50 aderenti.

Centro "Evocris": E' un'associazione religiosa che risiede in una lussuosa villa fuori Roma e prende il nome dalla santona che lo presiede. La dottrina propugnata dalla donna mirerebbe a raggiungere lo stato "Alfa" a collegarsi con la Mente Universale, per viaggiare "in astrale" con gli extraterrestri, di cui Carolina farebbe parte. Ma secondo fonti indirette, alcuni adepti finiscono sottomessi a lavorare oltreoceano nelle proprietà terriere ove si organizzano pellegrinaggi.
Sede a Bracciano (Roma). Oltre 500 aderenti.

Associazione di "Ontopsicologia": Il promotore è un pluripregiudicato, ex frate francescano, coniugato con una ex religiosa, anch'essa pluripregiudicata. Dichiara agli adepti di aver fondato l' "ontopsicologia", una sorta di psicoterapia non riconosciuta dalla scienza ufficiale. Secondo alcune segnalazioni, nel sodalizio si attuano metodi per modificare il carattere e ottenere la devozione totale nei confronti del fondatore. Sedi: Roma, Scandriglia (Rieti), Perugia. 500 Aderenti.

Ergoniani: E' un'associazione conosciuta anche con il nome di "Sapientia" fondata nel 1936 con lo scopo di preparare "superuomini e superdonne" seguendo l'ideologia dell'Ergos: Energia Radiante Governante Ogni Scienza. Il fondatore sostiene di aver creato un impianto capace di irradiare la bioenergia dei corpi (misurata in "Ergon"), costituito da una grande sonda con due apparati captatori che permettono di capire se una persona è "equilibrata".

La sede mondiale (ed unica) degli ergoniani si trova in provincia di Viterbo in un casale ove sono stati allestiti studi televisivi, emittenti radio e laboratori per sperimentare i raggi cosmici. Sede a Sutri (Viterbo).
La mappa delle "altre" religioni, dalla New Age al Satanismo

Tratto da: "La Repubblica on-line"

E' Roma la capitale dei culti alternativi. In testa Roma e la Lombardia, ultime Campobasso, Potenza e Matera.

Questa è la geografia delle religioni alternative in Italia, secondo il rapporto del ministero dell'Interno. Tra le città italiane è proprio la sede del Papato quella che ospita il maggior numero di culti parareligiosi e magici: 36 in tutto, mentre il record regionale spetta alla Lombardia: 81 gruppi, tra 71 religiosi e 17 magici. I capoluoghi con minor presenza di "guru improvvisati" e dottrine esotiche risultano Campobasso (2), Potenza (1) e Matera (1). Tra le regioni, l'Abruzzo (9 gruppi), il Molise (2) e la Basilicata (2).

Il rapporto traccia una distinzione tra i nuovi movimenti religiosi e quelli magici: tra i primi vengono identificati alcuni "profetici" o cosiddetti di "risveglio" nell'ambito della confessione di appartenenza. Altri finiscono con non avere nulla a che fare con il cristianesimo come quelli messianici, i sincretisti, le "false chiese".

Quelli magici rientrano nella vasta gamma dei movimenti esoterici ed occultistici, dove mancano precise categorie di riferimento. Per questo si va dai gruppi iniziatici agli ordini Rosacrociani, gruppi gnostici e di spiritismo oltre ai culti ufologici, satanisti e luciferini.

Tra i movimenti religiosi, quelli di matrice cristiana sono il 40 per cento. I cosiddetti gruppi di sviluppo potenziale (come Scientology) il 20 per cento. Il resto sono di tendenze orientaleggianti, di importazione (24 per cento) o nati in Italia (16 per cento). Tra i nuovi movimenti magici la parte del leone (45 per cento) la fa il fenomeno New Age, frazionato in 38 gruppi, con oltre 4.600 aderenti (ma i dati sono incerti e in continua evoluzione).

Gli esoterici e occultisti costituiscono il 30 per cento, con 18 diversi gruppi. Marginali le organizzazioni di ufologi e spiritisti, mentre il nove per cento (circa 200 adepti) fa parte di sette sataniche.

Sul satanismo lo studio del dipartimento della pubblica sicurezza fa delle distinzioni: c'è quello razionalista, il luciferino e quello acido. In quest'ultimo il richiamo è un "mero pretesto per dare sfogo ad intime perversioni, attraverso esperienze drogastiche, orgiastiche o atti di violenza".

E' questo, sottolinea il rapporto, "il fenomeno più incontrollabile e pericoloso". Oltre a "Bambini di Satana", "Iod astrum aurum", "Luce degli inferi", "Chiesa nera luciferina" e "Setta del Laterano", il Viminale cita il gruppo denominato "Orgasmo nero", i cui responsabili "farebbero uso, durante i riti, di sangue umano e sostanze stupefacenti" e sottoporrebbero gli adepti a minacce psicologiche e fisiche di varia natura per condizionarne il comportamento.
La crisi della modernità e le sette religiose
Una studiosa del fenomeno spiega perché si aderisce ad un culto.

(Tratto da: "Magia ed esoterismo in Italia", di Cecilia Gatto Trocchi, Mondadori Editore).

Il proliferare delle sette è un fenomeno tipico della modernità che si è affacciato nella storia degli altri paesi già da molto tempo. L'Italia, feudo traballante del Cattolicesimo, tra poco non avrà più niente da invidiare alla California, patria conclamata delle iniziazioni esoteriche. Il fatto è che, nell'ambito della modernità, i nuovi soggetti sociali si trovano a vivere una molteplicità di esperienze che, se giovano come stimoli all'agire, creano nel contempo un'identità culturale fluida, imprecisa e fragile.

Il crollo non tanto dei valori, quanto di una gerarchia organica di valori, di un sistema etico coerente, è il vero dramma della coscienza moderna. Agli attori impreparati a portare il peso di questo dramma le conventicole esoteriche offrono uno spazio alternativo di salvezza. Tali movimenti propongono tre linee di forza: il ricorso ad una esperienza "interiore", un messaggio di salvezza, l'aderenza ad una comunità.

L'esperienza interiore dovrebbe condurre all'autorealizzazione, ad un miglioramento delle capacità mentali, all'equilibrio psico-fisico. Il messaggio di salvezza comporta la scoperta di una verità misteriosa segreta, di origine mistica. Infine i movimenti pretendono di essere comunità consacrate in grado di ridefinire non solo l'identità del soggetto, ma l'intera realtà. Le sette infatti si propongono tutte un rinnovamento, una trasformazione a livello mondiale delle relazioni sociali, individuali e simboliche. Tutti gli adepti pensano di essere il "sale della terra".

Infine si potrebbe ipotizzare che la causa di fondo del sorgere del nuovi culti sarebbe proprio la protesta contro la modernità e contro la sua più lacerante contraddizione che oppone una sfera pubblica razionale, astratta, impersonale e una sfera privata priva di orientamenti e che pure deve decidere del proprio destino.

Gli individui confluiscono nelle sette stimolati da:
la polemica anti-scientista e anti-tecnologica con punte di diamante nettamente "ecologiche";
la critica radicale al cattolicesimo perché è "arido, stantio, impelagato col potere e artefice dei roghi dell'Inquisizione";
l'importanza data all'individuo: l'uomo è il grande miracolo, l'uomo contiene tutta la verità; la promessa di potere magico e di un sapere segreto.

La gente frustrata riceve dal gruppo esoterico la possibilità di una gratificazione: tutti si sentono importanti e chiamati a una significativa missione.

Il tipo ideale dell'esoterico italiano degli anni '90 è un frustrato della modernità che però ha molte ore libere da dedicare allo studio della dottrina segreta, mentre un tempo avrebbe lavorato in fabbrica o nei campi per 12 ore al giorno; è un vegetariano che sessanta anni fa avrebbe sofferto di sottoalimentazione e che ora disprezza la carne proprio perché la può comprare; è una casalinga che usa i contraccettivi ma che odia la scienza e la medicina ufficiale; è un giovane assediato dalla solitudine perché tutti in famiglia lavorano per permettergli beni di consumo che detesta perché non se li guadagna sudando; è un reduce dei gruppetti del '68 che odia il prete ma non può fare a meno di porsi domande sulla spiritualità.

Su tali situazioni di base gioca il carisma dei capi, che danno risposte "buone per tutte le stagioni", e lusingano i creduloni sostenendo che possono diventare simili a Dio. Va da sè che i maestri sono il più delle volte in mala fede e pretendono una sottomissione per brama di potere e, soprattutto, per motivi economici.

Un vertiginoso giro di miliardi è infatti legato a tutti i gruppi, alle sette e alle organizzazioni esoteriche. Di fronte alle figure dei maestri gli adepti si fanno sottomessi, fiduciosi, si privano di ogni senso critico e diventano succubi, pronti ad essere manipolati in ogni senso.

L'esoterismo non dà strumenti veri di liberazione, ma in nome della libertà, del soggettivismo ripropone la dipendenza intellettuale. L'uomo vuole un capo carismatico che in nome della libertà gli dia invece schiavitù.

Un consiglio ai parenti: tenete gli occhi aperti!

E' importante capire in tempo cosa sta succedendo e chiedere aiuto alle varie Associazioni. Non tutti i culti sono "distruttivi", non tutte le sette cercano i plagiare i loro aderenti. Anzi, molti culti sono espressioni di sincere e positive esigenze spirituali. Ma spesso la persona che viene contattata e reclutata non è in grado di vedere la differenza e saper scegliere perché si trova in un momento di debolezza o di vulnerabilità psicologica. Tocca allora a parenti e amici stare attenti, vegliare sul loro caro e cercare di tirarlo fuori dalla rete nella quale è rimasto impigliato.

Ecco una breve guida ai "sintomi", per riconoscere gli effetti su una persona di un culto potenzialmente pericoloso.

Come cambia il comportamento:
1) perdita della volontà individuale;
2) aumento della dipendenza e ritorno ad un comportamento quasi infantile;
3) perdita della spontaneità e del senso dell'umorismo;
4) incapacità di instaurare amicizie al di fuori del gruppo;
5) peggioramento delle condizioni fisiche;
6) deterioramento psicologico (tra le altre cose: allucinazioni, ansia, paranoia, disorientamento).

Caratteristiche principali di un culto "distruttivo":
1) manipolazione del comportamento e del carattere di una persona;
2) leadership carismatica (con auto-proclamata divinità o conoscenza suprema e richiesta di obbedienza incondizionata). La leadership può essere individuale o basata su un nucleo centrale all'interno della setta.
3) separazione degli adepti dalle famiglie, dagli amici e dalla società in generale.
4) visione del gruppo come una nuova famiglia con la quale stabilire un rapporto esclusivo.
5) forti e sempre crescenti richieste di denaro.
6) richiesta di firmare un testamento che nomini la setta o il suo leader come unico o prevalente erede.
7) richieste di attività e comportamenti sessuali devianti.

Cosa fare:
1) registrare tutti i nomi, indirizzi, numeri di telefono delle persone che si sa appartengono alla setta.
2) mantenere una cronologia scritta di tutti i fatti che riguardano l'attività del proprio familiare o amico all'interno della setta.
3) rispondere a tutte le comunicazione del proprio parente con amore, sincerità e senza eccedere nelle critiche dirette e aggressive.
4) raccogliere tutte le possibili informazioni, articoli e pubblicazioni sul gruppo, in modo da conoscerne strategie e composizione.
5) chiedere aiuto ad una delle tante associazioni che riuniscono famiglie nella stessa situazione.

Cosa non fare:
1) non spedire soldi al proprio parente. Meglio mandare doni non in denaro, vestiti, biglietti aerei o ferroviari non rimborsabili.
2) non spendere grandi somme per corsi o seminari di riabilitazione se non se conoscono bene finalità e programmi.
3) non dimenticare mai che la personalità del proprio caro non è scomparsa, ma è solo stata momentaneamente sopraffatta.
4) non sentirsi soli. Si tratta di un problema comune a migliaia di perone in tutto il mondo, in tutti gli ambienti religiosi ed economici.


Le sette in libreria: bibliografia sulle "nuove religioni"
Aldo Natale Terrin, Nuove religioni. Alla ricerca della terra promessa, Brescia, Morcelliana, 1985.
Aldo Natale Terrin, New Age, la religiosità del postmoderno, Bologna, Dehoniane, 1993.
Cecilia Gatto Trocchi, Magia ed esoterismo in Italia, Milano, Mondadori, 1990.
Cecilia Gatto Trocchi, Le sette in Italia, Roma, Newton Compton, 1994.
Cecilia Gatto Trocchi, Viaggio nella magia, Bari, Laterza, 1993.
Eileen Barker, I nuovi movimenti religiosi, Milano, Mondadori, 1991.
Giovanni Filoramo, I nuovi movimenti religiosi. Metamorfosi del sacro, Bari, Laterza, 1986.
James Beckford, Nuove forme del sacro, Bologna, Il Mulino, 1990.
Jean-Francois Mayer, Le nuove sette, Genova, Marietti, 1987.
Jean-Francois Mayer, Le sette, Milano, Effe di Effe, 1990.
Jean Vernette, Il New Age. All'alba dell'Era dell'Acquario, Cinisello Balsamo, Paoli, 1992.
Massimo Biondi, Tavoli e medium. Storia dello spiritismo in Italia, Roma, Gremese, 1988.
Michele Del Re, Nuovi idoli, nuovi dei. Culti e sette emergenti in tutto il mondo, Roma, Gremese, 1988.
Marc Galanter, Culti, Milano, SugarCo, 1993.
Massimo Introvigne, Il reverendo Moon e la Chiesa dell'Unificazione, Torino, Elledici, 1987.
Massimo Introvigne, Le nuove religioni, Milano, SugarCo, 1989.
Massimo Introvigne, Le sette cristiane, Milano, Mondadori, 1989.
Massimo Introvigne, I nuovi culti, Milano, Mondadori, 1990.
Massimo Introvigne, Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici dallo spiritismo al satanismo, 1990.

Glossario sul mondo delle sette e delle religioni non tradizionali

Abusi rituali: Uno degli elementi centrali dei riti satanici. Si tratta d’abusi psicologici, fisici o sessuali commessi da due o più persone della setta (in genere il Gran sacerdote e il suo assistente), il cui scopo dichiarato è di creare intorno al Sabba un alone di malignità in grado di rendere più facile l'evocazione del demonio. Nella realtà però quasi tutte le sette sataniche ricorrono a una simulazione di questi abusi, senza spingersi fino in fondo.

Agnostico: Una persona che ha dei dubbi sull'esistenza di una divinità e crede che, in ogni caso, gli esseri umani non sono assolutamente in grado di percepirne l'esistenza.

Apocalittico: Un culto che considera il mondo e la società come inguaribilmente "malati", e il cui scopo è sostanzialmente quello di preparare gli adepti ad una imminente fine del mondo.

Culto: Almeno quattro gli usi comuni di questa parola, oltre a quello, più comune, di insieme delle liturgie e delle credenze di una Chiesa.
1) uso sociologico: un piccolo gruppo religioso che vive in uno stato di tensione con una religione predominante;
2) uso generale: un piccolo e recente gruppo religioso che non si pone come variante di una delle religioni tradizionale, spesso guidato da un unico leader carismatico;
3) uso evangelico: un gruppo religioso che non accetta Cristo come Dio e salvatore e rifiuta il concetto di Trinità;
4) uso popolare: un piccolo e "malvagio" gruppo religioso o pseudoreligioso, guidato da un leader carismatico che usate tecniche di controllo della mente e di lavaggio del cervello.

Culti di controllo della mente: sono i gruppi religiosi che usano severe tecniche di dominazione e manipolazione per tenere i seguaci sotto rigido controllo. Questi culti sono spesso molto piccoli, lasciano poco spazio alla libertà individuale dei loro membri e hanno un leader nel quale si concentra tutto il potere.

Esoterismo: E' la dottrina o l'insieme di dottrine segrete riservate solo agli iniziati, cioè a una cerchia ristretta di discepoli, in contrapposizione alla parte di dottrina invece accessibile a tutti. Esempi di esoterismo sono la Kabala ebraica e il Sufismo islamico.

Magia: In senso stretto è la ricerca di poteri soprannaturali da parte di movimenti strutturati e gerarchizzati. Ai poteri magici si accede per iniziazione, in genere attraverso l'apprendistato e la trasmissione "ereditaria" da un maestro. Si distingue in bianca (benevola) e nera (malvagia).
Millenarismo: Era la dottrina che profetizzava la fine del mondo per l'anno Mille dell'era cristiana. Passata la fatidica data senza che nulla accadesse, è diventata sinonimo del regno millenario che Cristo istaurerà per i suoi seguaci. Per molti dei movimenti spirituali attuali, come la New Age, il millenarismo annuncia l'imminente Era dell'Acquario.

Neo paganesimo: Comunemente con questo termine s’intende una forma di satanismo. In realtà non è così: si tratta di una religione che si rifà ad un'antica religione pagana, della quale si cerca di ricostruire liturgia e riti.

Satanismo: Una religione basata sull'adorazione di Satana, che può essere inteso sia come unico Dio che come avversario del Dio cristiano. Le principali chiese di Satana sono tutte americane: Temple of Set, Church og Satanic Liberation, Churc of Satan. Contrariamente a quanto comunemente si crede non tutti i satanisti sono anti cristiani.

Setta: Un piccolo gruppo religioso che si è recentemente separato dal corpo centrale di una delle religioni tradizionali. E' interessante osservare che la Chiesa cristiana originale al momento della sua nascita e per molti decenni, è stata di fatto considerata una setta del Giudaismo.

Spiritismo: E' la "fede" di coloro che credono di poter stabilire grazie a poteri psichici, non soprannaturali ma semplicemente latenti, un ponte o un "passaggio" tra il mondo dei vivi e quello dei morti.

Teosofia: In origine era la conoscenza sapienziale e filosofica della sfera divina. Attualmente con questo termine si intende il tentativo di riportare l'uomo moderno alle fonti dell'antica sapienza religiosa, in particolare orientale.

Ufologia: Come per lo spiritismo si tratta del tentativo di stabilire un ponte tra mondi altrimenti incomunicabili. In questo caso non tra i vivi e i morti, ma tra i terrestri e gli extraterrestri, che sceglierebbero alcuni illuminati dotati di poteri medianici per comunicare con gli esseri umani.

Wicca: E' una religione neopagana politeistica che trova le sue radici nell'Europa pre-cristiana e pre-celtica. Il credo di questo culto recita: fa' tutto ciò che vuoi, più a lungo che puoi senza far del male a nessuno, neppure a te stesso. Il potere personale, il controllo e la manipolazione della volontà degli altri sono strettamente proibiti, è vietato l'uso di droghe e le attività sessuali sono limitate al privato delle coppie adulte e consenzienti. Tendenzialmente non fa opera di proselitismo e molti adepti sono praticanti solitari.

CONOSCERE LE SETTE COMPRESE LE SATANICHE - PRIMA PARTE

TRATTO DA REPUBBLICA.IT


A PROPOSITO DI "SETTE" (1/2)
Conoscere le sette ed i loro pericoli
Sommario prima parte
Fenomeni di misticismo
Le sette sotto inchiesta
Strategia dell'alienazione
I risultati della ricerca
Il de-condizionamento
http://xenu.com-it.net/ Bibioteca di informazione critica su Scientology/Dianetics, la controversa multinazionale fondata da L. Ron Hubbard.
Sette: idee e vita
Un suggerimento di Roberto Gervasio
Riferimenti bibliografici
Sommario seconda parte
L'occhio del Viminale sulle sette italiane
Le organizzazioni presenti in Italia
La mappa delle "altre" religioni (dalla New Age al Satanismo)
La crisi della modernità e le sette religiose
Un consiglio ai parenti: tenete gli occhi aperti!
Come cambia il comportamento
Caratteristiche di un culto ditruttivo
Cosa fare
Cosa non fare
Le sette in libreria (libri sulle "nuove religioni")
Glossario sul mondo delle sette e delle religioni non tradizionali

Di tutto dubitare e a tutto credere, sono due soluzioni altrettanto comode: l'una e l'altra dispensano dal pensare (Poincaré).

FENOMENI DI MISTICISMO (1)

Negli ultimi anni le società industrializzate dell'Occidente sono state percorse da un fermento religioso di vaste proporzioni. E' un fenomeno che ha assunto forme molto diverse ma che comunque, trova fondamento nella profonda crisi di valori che contraddistingue le nostre società, proiettate alla ricerca di un successo e di un benessere, concepiti spesso in termini esclusivamente materiali.


Il revival religioso sembra compiersi al di fuori delle religioni istituzionali, incapaci spesso di uscire da una prospettiva dogmatica, rituale e consolatoria. Si tratta certamente di un fenomeno ambivalente: il tentativo di dare alla propria esistenza un senso che vada aldilà delle finalità materialistiche di abbondanza e benessere può condurre ad approdi molto diversi e talora opposti.


La ricerca di verità e di significati più profondi ha condotto taluni sulla strada di un'autentica crescita interiore, alla riscoperta di una spiritualità che ha assunto forme nuove: si pensi alla diffusione dello yoga, dello Zen e di alcune forme di meditazione di derivazione orientale. In altri casi gli effetti sono drammatici e spesso contrari alle stesse intenzioni iniziali di chi ha intrapreso la nuova via: invece che una liberazione si verifica una perdita di libertà, piuttosto che a un arricchimento spirituale e umano si assiste a un impoverimento della persona, ad un restringimento piuttosto che a un allargamento della coscienza.


La ricerca compiuta negli Stati Uniti da Conway e Siegelman, documenta questo aspetto del fenomeno, che non è certamente l'unico, ma che non può essere trascurato, soprattutto negli Stati Uniti, dove ha assunto dimensioni socialmente rilevanti e ha dato luogo a tragedie come la strage di Bel Air dove perse la vita l'attrice Sharon Tate e il suicidio collettivo dei seguaci del reverendo Jones in Guyana nel 1978.


La situazione italiana appare diversa. Qui il fenomeno sembra avere più solide radici culturali ed esprimersi in forme meno oppressive di quelle descritte dai due ricercatori americani soprattutto nei casi (vedi i seguaci del buddismo tibetano e gli arancioni di Rajneesh) in cui la dottrina pone al centro dell'insegnamento la liberazione dell'individuo da ogni costrizione e conformismo sociale.

LE SETTE SOTTO INCHIESTA (2)

Conway e Siegelman hanno interrogato persone che avevano fatto parte di sette e gruppi religiosi. Dalle loro risposte è emersa una dura realtà.


... Questa ricerca, condotta su scala nazionale tra ex adepti delle varie sette, ha messo in luce che molte di queste, nella loro opera di proselitismo e nei loro rituali, si avvalgono di una nuova forma di controllo mentale, una manipolazione senza precedenti nella storia della nostra società.


Effettuare un confronto con il lavaggio del cervello sarebbe fuorviante, poiché tale metodo di condizionamento del pensiero si basa sulla coercizione fisica come fattore dirompente.


Nelle sette americane, la partecipazione inizia quasi sempre volontariamente. Dal primo contatto alla conversione e nella vita quotidiana degli adepti, il controllo non viene esercitato attraverso la coercizione fisica, bensì attraverso un mezzo ancora più potente: l'informazione.

Strategia dell'alienazione

Abbiamo studiato per sei anni le tecniche di comunicazione usate da alcuni santoni delle sette americane per ottenere il controllo mentale delle persone e abbiamo riscontrato che essi si basano prevalentemente sull'uso e sull'abuso, di informazioni: linguaggio ingannevole e distorto, suggestione studiata ad arte e intense esperienze emozionali, tattiche alienanti porate al limite dello sfinimento fisico e dell'isolamento.


In genere, per arrivare a ciò, le sette svolgono un'intensa opera di proselitismo con linguaggio imbonitore: abbacinanti immagini di facili vie all'estasi e d'incontri personali con Dio, Cristo o altri messia viventi della setta. E quando l'individuo è ormai completamente coinvolto, la conversione avviene generalmente nel momento di un'intensa esperienza determinata dalla manipolazione dell'informazione.


All'inizio delle nostre ricerca, abbiamo notato più di venti gravi alterazioni mentali, emozionali e fisiche, conseguenza della vita di setta. Fra le modificazioni fisiologiche vi sono: elevato aumento o perdita di peso, dermatiti esantematiche, eczemi, acne; disfunzioni mestruali nelle donne, variazioni del tono vocale e diminuzione della crescita della barba negli uomini. Le pressioni indotte dalla gregarietà, portavano anche a sensi di colpa, fobie, ostilità e crisi depressive, esplosioni di violenza e tendenze autodistruttive.


Ma gli effetti più inquietanti sono costituiti da turbe della coscienza, della percezione, della memoria e di altre funzioni fondamentali legate all'elaborazione delle informazioni. Alcuni ex adepti, lamentano disorientamento fluttuazioni fra stati di coscienza e di obnubilamento, incubi ricorrenti, allucinazioni e fissazioni; esperienze di fenomeni psichici stupefacenti o snervanti e, assai diffusa fra gli appartenenti a sette note per il loro intenso rituale ripetitivo, un'incapacità a interrompere i ritmi mentali del salmodiare, della meditazione e della confessione pubblica ...


... Ci si domanda come sia possibile alterare il modo di pensare e di sentire di una persona con il solo mezzo dell'informazione. Gli studi condotti nel campo della neurofisiologia hanno chiarito che, fin dalla nascita, gli schemi mentali di elaborazione vengono modellati e conservati da un flusso costante di informazioni. Possiamo andare più in là e affermare che, a qualsiasi età, è possibile alterare o deteriorare questi stessi schemi mediante un improvviso bombardamento di informazioni o di esperienze nuove.


Parlando con alcuni neurofisiologi e specialisti di bio-informatica della Stanford University, Caltech, e dell'University of California, Berkeley, abbiamo appreso che, in alcuni casi, esperienze nuove e intense possono innescare una riorganizzazione di microstrutture sinaptiche di vecchia data; in altri, nuovi modelli intellettuali e psicologici possono superare o sovrapporsi ai precedenti.


Ma, fin dall'inizio della nostra ricerca, abbiamo osservato uno stretto rapporto tra la frequenza e la gravità degli effetti riscontrati e la quantità di tempo dedicata alla pratica di riti disgregatori dell'autonomia mentale. Una pratica protratta di queste tecniche sembra imprimersi nella mente in modo più duraturo. Nelle nostre conversazioni con ex adepti, abbiamo sentito parlare di turbe mentali ed emozionali che persistevano per mesi, talora anche per anni, dopo il distacco dalla setta. Testimoni sconvolti dicevano di aver avvertito un vero e proprio dolore fisico quando tentavano, per la prima volta dopo anni, di prendere decisioni autonome e razionali; ricordavano periodi d'incapacità a distinguere fra mondo reale o esterno e mondo immaginario o interno.


Alcuni ex adepti affermano di essere diventati incapaci di pensare; di non essere più sicuri delle proprie azioni e di non essere in grado di ricordare avvenimenti risalenti al periodo di appartenenza alla setta o precedenti a esso. Una giovane donna che per diversi anni ha fatto parte della Chiesa della Scientologia, si è resa conto che la sua mente aveva smesso completamente di funzionare. "Ho dormito, La mia mente è rimasta inerte per quasi sei anni e mezzo ci dice. La mia personalità ha smesso di evolversi sia intellettualmente che psicologicamente, non appena ho incominciato gli esercizi iniziatici. Ero come stordita e ipnotizzata".

I risultati della ricerca

Il nostro studio si è concluso nel 1981 avevamo esaminato oltre 400 ex appartenenti a 48 diverse sette, incluse le cinque più importanti sette religiose internazionali, Scientologia, Missione della Luce Divina, La Via, Chiesa dell'Unificazione, Hare Krishna, le sette locali e le sette minori, quali I Bambini di Dio (o Famiglia dell'Amore), il Grande Faro e seguaci di guru orientali.


Abbiamo sollecitato 98 risposte precise e 4 risposte pluri-opzionali a domande che riguardavano ogni fase dell'esperienza pseudo-mistica: reclutamento, vita gregaria, de-condizionamento, riabilitazione, effetti a lungo termine.


Le risposte erano assai varie, secondo l'età, dai 15 ai 25 anni (età media: 21 anni) ed il periodo di appartenenza alla setta, da 3 giorni a 12 anni (periodo medio: 3 mesi). Erano divise pariteticamente per sesso (51 per cento uomini, 49 per cento donne), mentre variava ampiamente l'estrazione religiosa (46 per cento protestanti, 26 per cento cattolici, 21 per cento israeliti, 7 per cento atei, agnostici o altro).


Dalle risposte alle nostre domande, sulla loro vita quotidiana, emerge una dura realtà. Per la maggior parte dei membri, la vita di setta è un moto perpetuo, un estenuante programma di lavori umili, di raccolta di fondi e opera di proselitismo senza sosta, il tutto intrecciato con obblighi rituali e di devozione. Nella maggior parte delle sette, i rapporti sessuali sono scarsamente importanti. Prevale il celibato (72 per cento), benché un quarto circa delle persone (24 per cento) riferisca di aver avuto rapporti eterosessuali almeno occasionalmente.


Lo sfruttamento sessuale a opera dei membri d'alto rango è minimo. Solo il 5 per cento ammette di aver avuto rapporti sessuali coi maggiorenti della setta. Un'importante eccezione è costituita dai Bambini di Dio, alle cui donne s'impone di trasformarsi in pescatrici di uomini e prostitute felici per Gesù. Il 60 per cento di esse riferisce di aver avuto rapporti sessuali coi membri d'alto rango.


Le punizioni fisiche, di cui parla circa uno su cinque intervistati, comprendono digiuni, asservimento fisico, docce e immersioni fredde e ore di fatiche umilianti e degradanti. Un ex scientologo, riferisce: "Fui tenuto in un 'campo di prigionia sotto sorveglianza e isolato per quindici mesi. Per tutto il tempo si cercò di convincermi che ero pazzo e malvagio".


Le sette si aspettano però ben altro che contributi spirituali. Il nostro modesto campione aveva versato oltre I miliardo e ottocento milioni tra risparmi e possedimenti al proprio gruppo (donazione media: circa mezzo milione) e quasi metà degli intervistati era impegnata in campagne per la raccolta di fondi ed in lavori esterni che avevano fruttato, nel periodo di appartenenza, altri 8 miliardi (apporto medio: 1 milione e mezzo).


Senza alcuna eccezione, le attività più vincolanti consistono nelle intense pratiche quotidiane, rituali o terapeutiche, richieste da ogni setta. I metodi variano largamente da setta a setta: meditazione per la Missione della Luce Divina; incentramento sugli insegnamenti del reverendo Moon, per i suoi seguaci; il rituale delle confessioni per La Via; i regimi di training e la consulenza pastorale per gli scientologi: il canto dei mantra per i seguaci di Krishna.


I nostri intervistati riferiscono di aver dedicato da tre a sette ore al giorno all'assolvimento di uno o più di questi obblighi. Vi erano, inoltre, quotidianamente, i riti di gruppo, comprendenti sedute parapsicologiche. psicodrammi, elaborazione di fantasie e una serie di attività religiose ad alto coinvolgimento emotivo. Inoltre, quasi tutti gli intervistati riferiscono di aver dedicato 20/30 ore settimanali a conferenze, seminari, o allo studio privato della loro dottrina.


L'estenuante programma di attività devote va da 40 a 70 ore settimanali (tempo medio: 55 ore), trascorse in varie pratiche di controllo della mente. Il risultato può essere catastrofico. Quasi tutti i nostri 400 intervistati riferiscono di aver sofferto di uno o più degli effetti negativi a lungo termine da noi catalogati nella nostra ricerca iniziale. In questa parte del nostro studio avevamo ovviamente escluso quelle persone che avevano avuto precedenti problemi di salute fisica o mentale.


"Quando lasciai la setta, dice uno degli intervistati, mi sentivo distrutto, sconvolto e atterrito da tutti e da tutto, soprattutto da me stesso". Un ex seguace di Moon si sfoga: "Sono furioso. Mi sono rovinato la salute con anni di denutrizione, di paura, di sensi di colpa, di tensione nervosa".


Ma, come già è stato sottolineato, è nel campo delle turbe della percezione, della memoria e delle altre funzioni legate all'elaborazione delle informazioni che la nostra analisi si fa più rivelatrice. Il 52 per cento degli intervistati riferisce di periodi di disorientamento o di fluttuazione fra stati di coscienza e di obnubilamento. Il 40 per cento riferisce di aver incubi sulla setta. Più di un terzo riferisce di non riuscire a rompere ritmi mentali del salmodiare, della meditazione e della confessione pubblica. Uno su cinque dice di aver sofferto di allucinazioni e fissazioni per otto anni dopo il distacco dalla setta.


"Pensare fa male, fa male fisicamente". dice un ex membro della Missione della Luce Divina. La setta ha limitato le mie facoltà immaginative e creative in modo forse irreparabile" dice un altro.


Per molti ex adepti, uscire da queste sette si è dimostrata la più tormentosa delle prove. In media, una completa riabilitazione richiede più di sedici mesi. Più di uno su cinque degli intervistati riferisce di aver avuto quel periodo cruciale tendenze suicide o autodistruttive e più di uno su tre, ha dovuto ricorrere a terapie di sostegno anche nel periodo successivo.


Questi diffusi resoconti di effetti traumatici starebbero dunque a dimostrare che le sette provocano turbe informazionali? Di per sé, No. Ma la nostra ricerca ha messo in luce quello che sembra essere un rapporto numerico diretto fra le ore settimanali dedicate ai riti e all'indottrinamento e gli effetti a lungo termine. Inoltre abbiamo riscontrato un'analoga correlazione fra ore settimanali dedicate ai rituali e all'indottrinamento e tempo di riabilitazione. Detto in parole povere: i nostri dati sembrano confermare che il trauma psicologico inferto dalle sette ai loro membri è direttamente proporzionale al tempo dedicato all'indottrinamento e ai riti di controllo della mente.


Ma vi è un secondo fattore, ancor più sorprendente: in molte sette, dopo il primo periodo di tre sei mesi di noviziato, le conseguenze del rituale e dell'indottrinamento variano di poco, qualunque sia il periodo di permanenza nel gruppo. In altri termini: la maggior parte del danno sembra verificarsi nei primissimi mesi ...

Il de-condizionamento

Alcuni dei commenti più appassionati ci vennero in risposta alle nostre domande sul distacco e sul decondizionamento. Dall'inizio degli anni '70, quando si è cominciato ad allontanare a forza, su richiesta delle famiglie, i giovani che avevano aderito alle varie sette, il de-condizionamento è sempre stato un punto dolente all'interno del dibattito sui diritti civili. I portavoce delle sette lo condannano come violazione brutale dei diritti individuali e delle garanzie costituzionali sulla libertà di culto, mentre gli ex aderenti l'approvano come intervento provvidenziale che aiuta i giovani a ritrovare la loro autonomia mentale.


A propria difesa, gli psicologi che operano il de-condizionamento affermano che l'allontanamento forzato è solo un mezzo esterno e il processo di de-condizionamento è una pura e semplice maratona di domande e risposte.


Ai membri vengono fornite informazioni sulle pratiche di culto e sui loro possibili effetti sulla mente; essi sono inoltre incoraggiati a esaminare i loro dubbi e problemi. Attraverso questo procedimento, quasi tutti i giovani emergono dal loro stato di trance nel giro di pochi giorni.


La nostra inchiesta ha confermato che il de-condizionamento è il primo e vitale passo sulla via del recupero dello stato di indipendenza mentale. Durante questo processo si passa attraverso tre fasi distinte: anzitutto la separazione, che, per chi è sotto controllo mentale, può comportare il distacco forzato dalla setta: poi, il de-condizionamento vero e proprio; infine, un più lento processo di riabilitazione, nel quale l'individuo ricostruisce gradualmente le proprie indebolite capacità di pensiero e decisionali, nello stesso modo in cui si ri-allenerebbe un muscolo atrofizzato.


Più dei due terzi (il 71 per cento) degli intervistati sono stati decondizionati, ma di essi solo il 40 per cento è stato allontanato a forza. In genere, quelli che sono stati decondizionati si sono ripresi più rapidamente e hanno risentito meno degli altri degli effetti a lungo termine. I giovani decondizionati hanno richiesto, in media, un periodo di riabilitazione di dieci mesi più breve (14 mesi anziché 24) e presentato, in media, meno della metà degli effetti a lungo termine.


Non abbiamo trovato prove che suffragassero talune affermazioni secondo le quali il de-condizionamento avverrebbe in modo violento. Solo il 5 per cento parla di minacce, di insulti e di maltrattamenti fisici durante la separazione o il de-condizionamento e in 6 di questi casi si trattava di lesioni auto inferte.


Il campo del de-condizionamento resta il punto cruciale del dibattito, ma i responsabili della salute pubblica si sono fermamente rifiutati di riconoscerlo formalmente. Malgrado i molti problemi e alcune gravi deficienze da parte di de-condizionatori inesperti, questa terapia resta il solo rimedio ora disponibile per molte vittime del controllo mentale.

SETTE: IDEE E VITA (3)

E' un fatto elementare, ma spesso dimenticato, che ogni setta ha almeno due aspetti: una ideologia ed una prassi. Non si possono capire i Testimoni di Geova, ad esempio, se ci si dimentica che aspettano la fine del mondo. Questo è l'aspetto "ideologico", con tutta una storia che gli studiosi possono analizzare.


Chi non conosce direttamente le sette tende a guardare soprattutto le loro idee. Le sette tendono a pubblicare molto materiale di propaganda di facile reperimento, che una persona colta può confrontare con altro materiale di altri gruppi per ricostruire dei filoni culturali o ideologici.


E' insomma un lavoro che si può fare in "casa" senza sforzi eccessivi. Ma questo approccio ha alcuni limiti.


Spesso ci sono due gruppi con le stesse idee, però con comportamenti radicalmente diversi. Ad esempio, nella Società Teosofica e in Nuova Acropoli si dicono le stesse identiche cose. Ma nella Società Teosofica ci si riunisce sì e no una volta al mese per una chiacchierata, mentre i seguaci di Nuova Acropoli finiscono sulla cronaca dei giornali per campi paramilitari, traffico di reperti archeologici e possesso di armi da fuoco. Si cercherebbe invano una spiegazione in termini di meri "filoni culturali".


Poi, chi appartiene a una setta di solito non sa nulla di "filoni culturali". E' in genere una persona piuttosto semplice, e per lui le idee della sua setta non hanno storia: sono una rivelazione personale del fondatore. Egli ignora che altri gruppi hanno idee simili, e se lo sa, li considera degli imitatori.


Infine, nessuna setta considera le proprie idee fini a se stesse. Parafrasando Marx, il loro scopo non è interpretare il mondo, ma cambiarlo. Il loro ragionamento è semplice. Nel mio gruppo, è possibile trovare la salvezza o la realizzazione, vivendo in un certo modo. Questo costituisce una esperienza. Ma un'esperienza non si può trasmettere: si può solo fare un po' di "poesia" che ne renda vagamente l'idea, e che attiri la gente a fare la stessa esperienza. Quindi il materiale pubblico di una setta è spesso uno specchietto per le allodole.


Appartenere ai Testimoni di Geova non significa solo credere in "Geova": bisogna esserne anche "Testimoni", cioè vivere in un certo modo. Questo significa una vita intera fatta di obbedienza ad una organizzazione con sede a Brooklyn; significa farsi sbattere le porte in faccia, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno; significa che il massimo di creatività ammessa consiste nel leggere pubblicamente discorsi scritti da sconosciuti; significa vivere nel quotidiano terrore del "mondo"; significa allevare i propri figli a obbedire a mille piccoli divieti, come ad esempio partecipare alla festa di compleanno di un compagno di classe; significa non andare al cinema, separarsi dai parenti, senza poter nemmeno crearsi una vita alternativa che soddisfi le esigenze fondamentali della vita umana. Cosa che comporta un grado altissimo di frustrazione, che ogni tanto esplode in atti di violenza. Studiare la vita quotidiana e l'organizzazione di una setta è molto più difficile che leggerne i testi pubblici.


Ogni setta si propone come gruppo perfetto. Ogni setta ha quindi qualcosa di fondamentale da nascondere: il divario tra questa presunta perfezione e la realtà, ed ogni membro della setta è mobilitato per tenere questo segreto. Un segreto che può consistere semplicemente nel fingere di essere felici quando si e infelici, oppure in reati, o almeno in pratiche che "il mondo non potrebbe capire": la setta della "Grande Madre" non parlerà mai pubblicamente del fatto che essa divide le coppie, ne "rieduca" i figli in austere scuole in India e fa risposare i genitori secondo i capricci della "Madre" stessa. Tutte cose che la setta considera "buone", ma che la società ripudia.


Per una setta, svelare uno di questi "segreti" costituisce un grave delitto: I'adepto che lo fa diventa un nemico morale del gruppo.


Se un ricercatore viene a conoscenza di uno di questi segreti, può parlarne o tacere. Se parla, diventa automaticamente nemico della setta e si preclude l'amicizia dell'oggetto delle sue ricerche. Se tace, diventa complice. A una setta non preoccupa una critica "ideologica", anche profonda e seria; preoccupa solamente lo svelamento dei suoi segreti.


Alcuni ricercatori, di grande capacità intellettuale, scelgono la via più comoda: quella di limitarsi a discutere con spirito critico le idee di questi gruppi, ma accettando di tacere della loro realtà organizzativa. A questo punto, questi ricercatori corrono il rischio di diventare dei "testimoni" della stessa, che può dire: "Vedete, questo grande studioso critica la nostra ideologia, ma non presta orecchio alle calunnie contro di noi".


Per arrivare a capire cosa è veramente una setta, bisogna avere molta pazienza. Bisogna diffidare di un loro eventuale rancore, certo, ma bisogna anche capire che questo rancore ha spesso fondati motivi. Un cane, tenuto per una vita a guinzaglio corto, può essere un cane furioso; ma la sua stessa furia è un indizio di quello che ha subito.


Bisogna capire che il materiale pubblico delle sette è materiale propagandistico, e quindi bisogna imparare a leggere il materiale interno e segreto delle sette.


Bisogna notare piccoli particolari, la setta della "Grande Madre", ad esempio, nel suo dépliant dice esplicitamente che non ci sono "divise" nell'organizzazione, ma nelle conferenze si vede che tutte le ragazze appartenenti al gruppo portano gonne molto lunghe. Nulla da ridire ma il fatto che le portino tutte vuol dire che c'è una direttiva in questo senso. Lo stesso dépliant dice che i corsi della setta sono gratuiti, ma è stampato a colori su una bella carta patinata. E così via.


Uno studio obiettivo di una setta non può piacere alla setta stessa. Perché deve includere una ricerca proprio sulla vita quotidiana, sull'organizzazione e sui "segreti".


La setta si ritiene perfetta; se viene vista come meno che perfetta, si offende ed entra in una condizione paranoica, perché crede di essere aggredita. Siccome ogni setta si dà una grande importanza, ritiene che questa aggressione provenga da qualche potente nemico. La "Grande Madre", nota a ben poche persone, ritiene che esista una congiura diabolica in tutto il mondo contro di lei. Quindi chi ne svela i segreti è un nemico del progresso dell'umanità.


Nuova Acropoli ritiene che la stessa "Inquisizione che ha messo al rogo Giordano Bruno" le stia facendo la guerra.


Scientology crede che esista una congiura mondiale di psichiatri ai suoi danni.


Quindi chi studia le sette seriamente diventerà automaticamente non solo un estraneo, ma anche un "agente" di queste "cospirazioni" e sarà trattato di conseguenza. Un prezzo che non tutti i ricercatori sono disposti a pagare.

Un suggerimento di Roberto Gervasio (4)

Tutto ciò che posso fare, ora, è di tentare di mettere in guardia con i mezzi a disposizione la gente, cercare di evitar loro esperienze traumatizzanti.


Questi mistificatori non sono una teoria astratta, sono vicini, vicinissimi a noi. Hanno persone incaricate di fare proseliti ovunque, utilizzano tutti i sistemi moderni di comunicazione.


I mercanti dell'occulto, quelli che vi promettono (a pagamento) I'illuminazione, la conoscenza, addirittura la remissione del Karma, il risveglio Iniziatico, vivono fra noi.


Quelli che vi promettono di cambiare in meglio la vostra vita, che dicono di curare il cancro ed ogni altro male, sono persone reali, mettono su giornali e riviste lusinghiere inserzioni, diffondono opuscoli mielati con fotografie e disegni accattivanti. Spesso hanno consulenti psicologi, esperti in messaggi subliminali che impostano le loro campagne pubblicitarie!


Attenzione! Usate la massima, assoluta attenzione! Andateci cauti prima di fare qualunque scelta. Prima di prendere decisioni in loro favore pensate e ripensate ...


Fate questo semplicissimo ragionamento che è tratto dal Vangelo. Quando chiesero a Gesù come fare per riconoscere i falsi profeti, Gesù rispose: "Un albero si riconosce dai frutti che porta".


Sulla base di questa similitudine ribaltate il discorso e chiedetevi: "Costui mi sta promettendo mari e monti, perché lo fa? Quale è il suo tornaconto? A chi, o a cosa giova? Cosa guadagna lui da questo e cosa guadagno io?".


Fate questo discorso a mente fredda. Valutate quanto di vostro può passare a lui, quanto beneficio materiale può provenirgliene e quanto beneficio effettivo potrà invece venire a voi.


Le cose dello spirito, dovrebbero essere date con amore e per amore. Non vendute, mercificate e strapagate. Fate prima il calcolo di quanto denaro può ricavarne l'altro e quanto potete beneficiarne voi. Lucidamente.


Fatta questa semplice operazione allora decidete cosa fare o non fare. Questo purtroppo è un vortice che non avrà mai fine perché la massa di persone che brancola nel buio alla ricerca di qualcuno disposto a dar loro una mano, un appoggio morale, è enorme!

Riferimenti bibliografici
1. Articolo di Paolo Anselmi su Science Digest, luglio 1983, p. 74.
2. Estratto da un articolo di Flo Conway e Jim Siegelman su Science Digest, luglio 1983, p. 74.
3. Articolo di Giulio Franceschini su Presenza Cristiana, novembre 1974.
4. Giuditta Dembech, Quinta Dimensione, p. 156
Edizione L'Ariete (1989).

lunedì 20 agosto 2012

NINO PINO E LA MAZZETTA DI GIORNALETTISMO

Negli ultimi sei mesi abbiamo attaccato tutti i poteri forti e abbiamo rotto l'anima al mondo, a partire dai produttori di botti di capodano fino ai satanisti, passando per i negozi di animali online, denunciando truffe, scoprendo magagne. Abbiamo fatto un attacco senza precedenti all'industria del porno con animali, ai cacciatori ai vivisettori, ed anche a qualche prezzolato che ruota nel mondo animalista. Senza guardare in faccia a nessuno. E guarda caso ogni volta che noi si ottiene uno spazio importante su stampa e televisioni saltano fuori i soliti censori che sotto gli pseudonimi soliti di mazzetta, gino pino e altri cominciano con i soliti attacchi contro la mia persona. Le accuse sono le solite, gia cercano di screditarci usando l'arma che più gli sovviene: la calunnia. Hanno provato a fermarci con le querele e hanno fatto buchi nell'acqua, ci hanno provato a più riprese con le calunnie e non ci sono ancora riusciti.E non ci riusciranno nemmeno questa volta. Il calunniatore di turno ora se la prende con la storia dei gatti neri, e ritorna a parlare di vicende goliardiche come il topa day senza mai nemmeno aver letto una riga di quanto noi abbiamo scritto. Il calunniatore di turno, torna all'attacco proprio quando stiamo per sferrare un colpo mortale al traffico dei cani verso la Germania (lo scorso anno c'erano i cani spagnoli), proprio quando stiamo per sferrare un colpo decisivo contro le industrie del sesso con animali, e contro le lobby degli importatori clandestini di cani che vengono venduti sul mercato. Abbiamo attaccato anche in casa, abbiamo attaccato senza mezzi termini chi ha costruito la sua fama usando gli animali, abbiamo attaccato e stiamo attaccando chi per anni ha sfruttato gli animali. Allora come un comando ad orologeria scatta la calunnia e la minaccia. Non ci fermeranno. Non potranno fermarci perchè non hanno in mano nulla se non le loro calunnie a cui attaccarsi. Abbiamo dimostrato, ed ho dimostrato, di non aver paura di questa gente, di non aver paura del calunniatore vigliacchetto prezzolato di turno. Ho invitato dalle pagine del suo blog il signore calunniatore a venirmi a trovare, non ha trovato migliore risposta che dire di essere intimorito da me... E' intimorito, certo che lo è, da quello che troverebbe qui. Dal fatto che dovrebbe correre dai suoi padrini o padroni a dire che non può più attaccare AIDAA ne attaccare me, perchè le sue sono armi spuntate.
Chi ci conosce, chi conosce me ed il lavoro di AIDAA sa benissimo di che pasta siamo fatti, sa che non mentiamo sulla tutela degli animali e che ci esponiamo sempre in prima persona. tutti noi, tutti noi di AIDAA. Nei prossimi giorni i vari commenti faranno il giro della rete. Non me ne frega niente, noi si continua a lavorare con un solo scopo: il bene ed il benessere di animali ed ambiente. E si va avanti in maniera decisa e precisa. Se il nano pino o come cazzo si chiama costui ha i coglioni accetti il nostro invito e venga a trovarci, se non li ha si nasconda nella sua tana e vada avanti a sparare pure le sue minchiate. Alle calunnie noi rispondiamo con i fatti concreti. Alle minaccie, rispondiamo invitando a querelarci. Siamo puliti ed onesti questa è la nostra forza che a viso alto senza mai abbassare lo sguardo contrapponiamo il nostro orgoglio ed il nostro lavoro alla loro miseria ed alla loro vigliaccheria. Potrei usare le loro stesse armi, ne sono capace e conosco i meccanismi. Ma non mi abbasso al livello dei prezzolati e dei nuovi censori. Noi siamo forti della nostra forza e del nostro orgoglio di chiamarci AIDAA e di essere persone per bene che camminano dignitosamente a testa alta guardando negli occhi chiunque incrociamo per lastrada. Sapendo ben distinguere gli amici dai vili e dai codardi pennivendoli prezzolati per i quali abbiamo solo pietà per la loro pochezza e per il fatto che vendono la loro intelligenza accorrendo poi dal padrone per farsi dire bravi e magari mettere in tasca una MAZZETTA.
Lorenzo CROCE
presidente nazionale AIDAA

COME TI SMONTO LE BUGIE DI GINO PINO SU GIORNALETTISMO

LE BUGIE DI GINO PINO SONO SMONTATE AD UNA AD UNA
Il signor gino pino forse non ha capito che con me non attacca il suo sistema. Voglio vederlo in faccia davanti al giudice cosi verificheremo passo passo le bugie che ha scritto su questo articolo. so da dove parte il suo risentimento e so che rode come pochi, so anche che dimentica di dire per esempio che secondo i verdi della campania solo a napoli con i fuochi di artificio ci sono stati 900 animali morti....
numeri di telefono inesistenti? forse il signor gino pino non sa che un numero di telefono data base come è il nostro riservato alle segnalazioni via sms non risponde alle telefonate, si tratta di un numero vodafone destinato solo a internet.
animali morti? certo che sono morti gli animali e ne sono morti tanti nella notte di capodanno, e lo sono anche a ferragosto, non a caso il garante degli animali di milano ha protestato solennemente per i fuochi d'artificio a milano a ferragosto. e se stiamo a seguire quello che dice il signor gino pino ne moriranno ancora al prossimo capodanno. la figuraccia la fa lui dimenticando di citare le fonti contrarie alle sue bugie anche sugli animali morti a capodanno.
http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/i-verdi-in-campania-900-animali-morti-per-capodanno-1067660/
Il cane strangolato dall'accalappiacani. La segnalazione è arrivata a mezzanotte meno venti ed abbiamo subito fatto le verifiche. certo il video era stato postato su facebook ma sia nella denuncia che nel comunicato inviato ai giornalisti abbiamo messo il link del video che si vedeva che era stato postato da un altra persona, una volontaria calabrese, che il giorno dopo mi ha chiamato e ringraziato e ci sono le mail che lo dimostrano. VENGA A VEDERLE.
Querele.
Il signor gino pino richiama il blog dove sono state segnalate le querele contro la mia persona. E' vero ne ho ricevute sette in un anno. AD OGGI NON C'E' STATO UN SOLO INTERROGATORIO DI GARANZIA. e su questo sfido gino pino o chi per lui a smentirmi.
Dice gino pino che dopo natale ero disponibile a far vedere i data base di aidaa. siamo disposti ancora oggi nel rispetto della legge sulla privacy dei segnalanti. Sono venuti a vedere come lavoriamo e per sentirmi su una denuncia fatta proprio a partire dal numero unico di segnalazione il corpo forestale dello stato di milano e lodi ed hanno avuto accesso a tutti i dati ed hanno visto come funziona il nostro sistema del numero unico ALTRO CHE NUMERO INESISTENTE.
GIRO DELLA VENDITA DI ANIMALI IN NERO?
Forse il signor gino pino non sa che in italia esiste un sistema illegale di vendita degli animali che può essere quantificato grazie ad esempio alle segnalazioni di vendita presenti sui siti internet o semplicemente monitorando i siti che vendono online? Sa il signor gino pino di cosa stiamo parlando? Esistono fior di segnalazioni di persone che hanno acquistato animali che poi sono morti perchè malati o provenienti dal mercato nero. il numero di 25.000 è assolutamente spiegabile, purtroppo caro gino pino è in difetto, sono sicuramente molti di piu.
Sempre argomentando il signor gino pino richiama la storia del topa day e del centro ufologico... erano due chiare provocazioni.. lo hanno capito pure quelli di caterpillar su radio uno con i quali abbiamo fatto un intervista divertentissima.. ma forse lui non lo sa.
sui gatti mangiati. beh stesso discorso per la vendita di animali in nero.
E sui gatti neri qui il nostro ha toppato in maniera irreversibile. ma spero che mi denunci perchè stavolta lo voglio smentire in tribunale.
Lorenzo Croce

QUARTO CORSO DI CUCINA BIOLOGICA E NATURALE

diamo spazio con piacere alla notizia che ci proviene di questo corso di cucina biologica e naturale che si tiene a torino a partire dal 15 settembre prossimo.


IV CORSO DI CUCINA BIOLOGICA E NATURALE
a cura del

Centro di armonia elementare per l'evoluzione interiore
in collaborazione con

SATPREM BIO RISTORANTE
Cucina per amore

info cliccando qui

PROGRAMMA DEL CORSO

Il corso sarà articolato in 5 sessioni dal 15 settembre al 13 ottobre
condotte dallo Chef del Satprem
E' possibile partecipare ad ogni singola sessione separatamente

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SESSIONE 1
Sabato 15 Settembre 2012

Ore 10:00 - 12:00 circa

Il Tofu ed il suo utilizzo

Preparazione del Tofu
e realizzazione di piatti di portata
Dorate di tofu con verdure
Mousse di tofu con diverse verdure
Mousse di tofu al tonno
Crostini dorati con creme di tofu

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SESSIONE 2
Sabato 22 Settembre 2012

Ore 10:00 - 12:00 circa

Il Seitan e le sue preparazioni

Preparazione del Seitan
e realizzazione di piatti di portata
Grigliato con verdure
Stufatino di seitan e verdure
Tartare di seitan in brunoise
Insalata di seitan e crema di olive

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SESSIONE 3
Sabato 29 Settembre 2012

Ore 10:00 - 12:00 circa

Il Formaggio fatto in casa con caglio vegetale

Preparazione del formaggio fatto in casa
con caglio vegetale
e realizzazione di piatti di portata
Grigliato con verdure
Al naturale con crema di pomodori secchi
In salsa di pomodoro e panna o con spinacini

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SESSIONE 4
Sabato 6 Ottobre 2012

Ore 10:00 - 12:00 circa

Il Pane e la Pasta fatte in casa con farine biologiche

Preparazione del pane con diverse farine biologiche
fatto in casa con pasta madre
Preparazione delle paste con farine biologiche senza uova
Preparazione del ripieno a base di tofu

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SESSIONE 5
Sabato 13 Ottobre 2012

Ore 10:00 - 12:00 circa

I dolci bio senza burro di latte e uova

Burfi di cocco con uvetta e pistacchi
Crostata naturale con marmellata biologica
Mousse di cacao naturale senza uova e senza latte
Mousse alla frutta fresca senza uova e senza latte



INFORMAZIONI

Durata del corso
5 sessioni
da sabato 15 Settembre 2012
a sabato 13 Ottobre 2012
E' possibile partecipare
anche ad una singola sessione


Sede del corso
Ristorante Satprem di Torino


Costo di partecipazione al Corso
Il costo è funzione del numero di sessioni
alle quali si desidera partecipare

1 sessione 50€
2 sessioni 95€
3 sessioni 135€
4 sessioni 175€
5 sessioni 200€

Modalità di partecipazione
Il corso sarà rigorosamente a numero chiuso
Per partecipare occorre inviare richiesta a info@satprem.it
per verificare la disponibilità di posto.

La sola richiesta via email NON costituisce conferma di iscrizione.

A conferma di disponibilità ricevuta sarà possibile
perfezionare l'iscrizione
direttamente presso il
Ristorante Satprem di Torino
compilando l'apposito modulo disponibile disponibile qui.


Il pagamento di tutte le sessioni richieste
deve avvenire al momento dell'iscrizione e
potrà essere effettuato anche via fax/email e bonifico bancario.

L'iscrizione a più incontri conferisce titolo prioritario.

La quota di partecipazione non è rimborsabile
ma in caso di impedimenti può essere ceduta ad altri.

Grazie a tutti per la partecipazione e o la diffusione dell'evento.

www.satprem.it