domenica 30 ottobre 2016

AMIANTO ALLA MONTELLO. AIDAA:"SOSPENDETE GLI INGRESSI"

Milano (30 OTTOBRE 2016) Mancano due giorni al tanto conclamato ingresso di un numero imprecisato di extracomunitari (si parla di 300 ma molti parlano anche di numeri inferiori) alla caserma Montello di Milano. Dopo aver presentato un esposto alle forze dell'ordine ora l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA si rivolge direttamente alla procura della repubblica per chiedere che vengano seriamente considerate le ipotesi di annullamento del previsto ingresso degli extracomunitari nella caserma Montello fino a quando non saranno completate le analisi in corso per la verifica della presenza di Amianto e di altre sostanze tossiche nei pavimenti e nei muri delle strutture portanti e della zona destinata a residenza dei militari. Ma il presidente di AIDAA Lorenzo Croce annuncia un'ulteriore iniziativa proprio nelle prossime ore a tutela dei residenti e dei militari che in questi anni potrebbero aver visto messo a rischio la loro salute per la presenza di sostanze tossiche nella zona a partire dai filamenti di amianto altamente cancerogeni se liberati nell'aria in questi anni. "Vi sono delle richieste di analisi in corso non solo formulate da noi- ci dice Lorenzo Croce- ma anche da parte di esponenti politici con le quali si chiede un'analisi approfondita dell'area della caserma, non solo di quella residenza ma di tutto il piazzale e di quello che è sepolto e nel frattempo questi signori ci mettono 300 persone che già potrebbero presentare dei rischi patologici incubati dai paesi di provenienza senza contare che la superficialità di queste decisioni e la mancata attesa delle analisi richieste potrebbe portare a sottovalutare nel nome dell'emergenza una situazione potenzialmente grave per chi in quella caserma ci ha vissuto e per le migliaia di milanesi che ci vivono attorno. Aspettare i risultati delle analisi e delle controanalisi è fondamentele, se invece vogliono portarceli comunque- conclude Croce- non piangano se poi si scoprirà quello che già molti sanno e alcuni tentano di nascondere".

GRAN GALA' LIRICO A MAGENTA

GRAN GALA’ LIRICO DEL 30 OTTOBRE – INGRESSO LIBERO Dopo le audizioni di ieri, oggi il concorso entra nel vivo con le semifinali del 4° Concorso Lirico Internazionale “Città di Magenta”. Per chi non vuole perdersi una serata delle più note arie d’opera e ascoltare giovani promesse del canto l’appuntamento è per domenica 30 ottobre alle 21 al Teatro Lirico per il concerto dei finalisti che chiuderà il concorso con la proclamazione dei vincitori. Il Gran Galà Lirico è a ingresso libero. I finalisti selezionati dalla prestigiosa giuria presieduta da Bruno Casoni e composta da Enrico Girardi, Ruben Jais, Stelia Dotz, Michele Spotti e Giuseppe Miramonti, si esibiranno accompagnati al pianoforte dal maestro Alberto Malazzi. La serata, con la partecipazione straordinaria della soprano Luciana Serra, sarà presentata da Sara Dameno.

sabato 29 ottobre 2016

CHI PAGA I RICORSI CONTRO LE ESPULSIONI?

In Italia i tempi per stabilire se i migranti che arrivano con i barconi dalla vicina Africa sono realmente dei profughi (con quindi tutti i diritti dovuti a loro attraverso l'istituto dell'asilo) oppure semplicemente dei clandestini e quindi pronti per essere rimpatriati sono lunghissimi. Vi siete mai chiesti il perchè prima di rimpatriare un clandestino debba passare almeno un anno o un anno e mezzo, e inoltre che nel frattempo questi clandestini lo diventano completamente diventando invisibili e confondendosi nelle grandi città spesso senza documenti diventando di fatto spesso manodopera per la criminalità organizzata che fiorisce in molte città italiane gestita da clan criminali di origine africana a partire dai nigeriani?
Ve lo siete mai chiesto? Bene ve lo diciamo noi in poche parole. La legge permette dopo il primo decreto di espulsione il diritto di appellarsi, peccato che l'ottanta per cento delle persone che si appellano non parlano una parola di italiano e non conoscono le nostre leggi. Dunque come è possibile appellarsi senza sapere che esiste questo strumento? 
Esiste perchè in Italia e quindi anche a Milano ci sono studi legali (alcuni dei quali li conosciamo direttamente) che hanno fatto della pratica dei ricorsi contro le espulsioni la loro massima attività con lucri non indifferenti, e sopratutto esistono gruppi ed associazioni pronti a sborsare i soldi per pagare profumatamente questi avvocati per allungare i tempi del brodo della giustizia. 
Sarebbe ora che la legge e i cittadini conoscano queste situazioni, conoscano chi sono le associazioni che magari con i fondi raccolti per strada in nome della finta solidarietà usano i soldi raccolti per pagare gli avvocati, e forse per fare un favore alla criminalità organizzata.

venerdì 28 ottobre 2016

SPAZZINI GRASSI MESSI A DIETA

Dipendenti addetti alla raccolta dei rifiuti in sovrappeso con relativi e maggiori rischi di infortuni sul lavoro. L'azienda ha quindi deciso, d'accordo con lavoratori e sindacati, di metterli a dieta con un programma personalizzato. Accade in Versilia nell'azienda Ersu che cura la raccolta a Pietrasanta, Seravezza e Forte dei Marmi. Lo scrive oggi la Nazione.
L'Ersu, insieme con l'ente sanitario territoriale, ha già individuato i dipendenti in sovrappeso, all'incirca uno su sei dei complessivi 220 addetti. E ha previsto per loro un percorso fatto di incontri informativi e di visite dal dietologo. "Il tasso di infortuni è basso - hanno spiegato al quotidiano il presidente dell'azienda Alberto Ramacciotti e il direttore Walter Bresciani Gatti - ma il 30% riguarda chi sale e chi scende dai mezzi. Scivolate e capitomboli durante il ritiro della differenziata sono frequenti per chi non è agile. Faremo seguire gli addetti fino a che non ridurranno il peso del 10 per cento". Il progetto durerà dai 6 ai 12 mesi. I dipendenti in sovrappeso dovranno rispettare una serie di regole per un'alimentazione più sana ma comunque nutriente.

TERREMOTO. FERMATI DUE SCIACALLI

(ANSA) - USSITA (MACERATA), 28 OTT - Due sospetti 'sciacalli' del terremoto, un romeno e un moldavo, entrambi pregiudicati, sono stati intercettati da una pattuglia della Polizia di Stato mentre si aggiravano ad Ussita (Macerata) con una cassetta di attrezzi da scasso nell'auto. Venivano da Roma, e non hanno saputo spiegare il motivo della loro presenza in uno dei centri più colpiti dal sisma del 28 ottobre. Verranno denunciati a piede libero.

giovedì 27 ottobre 2016

LA VICENDA MONTELLO FINISCE IN PROCURA

Milano (27 OTTOBRE 2016) - Non servono le barricate, nemmeno i proclami del tutto contro tutti, per evitare che i profughi vadano alla Montello a partire dal prossimo giorno di ognissanti serve solo un po di buon senso e l'applicazione della legge vigente in materia di tutela sanitaria e ambientale. La vicenda della Montello e la sua situazione di insalubrità pubblica sono stati inviati alla procura della repubblica di Milano e al ministero della Difesa dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. Non è una vicenda da prendere sottogamba ne oramai si può ridurre tutto allo scontro sull'ingresso dei profughi (che seppure potrebbero entrare il prossimo 1 novembre sarebbero costretti quasi certamente ad essere trasferiti prima di Natale). L'appello è quello della ragione, il diritto alla salute e a vivere in ambienti salubri è di tutti cittadini residenti in primis. Quindi nei prossimi giorni quando daremo conto della situazione vedremo chi avrà cum grano salis oppure chi si ostinerà a farsi una inutile guerra. Ci sono ancora i termini per risolvere bene la questione trovando delle alternative. Se cosi non sarà i profughi andranno nella caserma, ma un bel po di politici e tecnici si troveranno presto sul banco degli imputati. 

E' MORTO LUCIANO RISPOLI


E' morto ieri sera a 84 anni Luciano Rispoli, conduttore di programmi storici come 'Parola mia' e 'Tappeto volante'. Ad annunciarlo il giornalista e scrittore Mariano Sabatini, a lungo suo collaboratore.
Nato a Reggio Calabria nel 1932, Rispoli "è mancato ieri sera tardi nella sua casa di Casalpalocco" spiega Sabatini. "Con grandissima costernazione, e in accordo con la moglie e i figli, devo dare la triste notizia della scomparsa del popolare giornalista, autore e conduttore di programmi celeberrimi: 'Parola mia' e 'Tappeto volante' su tutti".
Entrato in Rai in seguito a un concorso per radiocronisti nel 1954, Rispoli "ha continuato a proporre la sua televisione civile e rispettosa anche dopo aver lasciato la tv pubblica, dal 1991, su Tmc e poi su altre emittenti, con un rientro in Rai nel 2002-2003. È mancato dopo una lunga malattia a 84 anni, compiuti il 12 luglio scorso", sottolinea Sabatini. "Io posso solo dire, al di là del grande dolore che provo in questo momento, che è stato un grande privilegio collaborare quindici anni con un padre fondatore della Tv come lui. Da Rispoli ho imparato tanto. Tutto. E mi dispiace che purtroppo questa Rai a cui aveva dato tantissimo, negli ultimi anni lo aveva dimenticato - conclude - provocandogli grande rammarico".

venerdì 21 ottobre 2016

PROFUGHI DELLA MONTELLO A PREGNANA, PERCHE' NO???

la proposta apparsa oggi sul settimanale locale settegiorni
una delle due palazzine indicate.

Un'esposto per chiedere al comando provinciale dei Noe dei Carabinieri di Milano di verificare l'eventuale presenza di Amianto dentro la caserma di Piazza Firenze è stato presentato nei giorni scorsi e questo dovrebbe di fatto provocare una serie di indagini da parte delle strutture preposte sia civili che militari. La questione non è di poco conto sia in relazione al possibile imminente arrivo dei profughi, sia anche per la presenza ancora attiva in questi giorni dei militari che stanno completando lo sgombero, ma anche per quanto riguarda la popolazione civile, infatti nella zona vivono migliaia di milanesi e come è noto a tutti l'asbeto (amianto) diventa pericoloso se si volatilizza e si spande nell'aria, se cosi fosse i rischi sono alti, da qui la proposta di trovare comunque un alternativa valida alla Montello almeno fino a quando non saranno completati gli screening richiesti, e le alternative oltre a quelle indicate a suo tempo dal comitato che ha raccolto le firme, ve ne sono anche fuori Milano. Nei giorni scorsi si è parlato di alcuni ospedali dismessi come quello di Garbagnate e di altre soluzioni, noi ne indichiamo una temporanea e di fatto già pronta: la ex area Bull di Pregnana Milanese, ed in particolare le palazzine che si snodano nella zona adiacente la stazione ferroviaria dle centro a pochi passi dal rhodense, qui vi sono le vecchie mense e i vecchi uffici dell'azienda attualmente dismessi ma ancora in ottimo stato per l'accoglienza, basterebbe poco: una bella rinfrescata e il riallacciamento di luce e riscaldamento e la soluzione temporanea è trovata, non ci dovrebbero essere difficoltà nemmeno nei rapporti con la giunta comunale guidata da un sindaco di Sel partito notoriamente favorevole all'accoglienza. Quanti ce ne potrebbero stare? forse 200 ma senza esagerare, si tratterebbe di una struttura potretta in quanto all'interno di un recinto industriale, a due passi dalla stazione e facilmente controllabile anche a livello sicurezza sociale. Quindi la proposta viene ufficializzata oggi a Majorino e al sindaco Sala che potrebbero prenderla in considerazione evitando ogni volta di scontrarsi con la Regione ma chiedendo aiuto a chi come primo cittadino fa parte di un partito politico ed è sorretto da una maggioranza di sinistra da sempre pro accoglienza. 

giovedì 20 ottobre 2016

SI ROMPE BARELLA. PAZIENTE MUORE


(ANSA) - CUNEO, 19 OTT - Un paziente dell'ospedale Santa Croce di Cuneo è morto quattro giorni dopo essere caduto dalla barella che si è rotta mentre veniva trasportato dal reparto di degenza a un ambulatorio. La vittima è un 74enne di Borgo San Dalmazzo, Carlo Bono, impresario edile in pensione. La procura di Cuneo ha aperto una inchiesta.
    Cinque persone sono state indagate per omicidio colposo.
    Venerdì sarà disposta l'autopsia. Nel registro degli indagati, secondo quanto si è appreso, sono finiti i nomi del responsabile della manutenzione e della sicurezza dell'ospedale di Cuneo e quello dei rappresentanti della ditta della barella.
    La famiglia della vittima è assistita dall'avvocato Vittorio Sommacal. "La famiglia non ha nulla da rimproverare al personale medico e paramedico, l'assistenza è stata ottimale - precisa il legale - ma bisogna far luce sulle circostanze del decesso e sulle eventuali responsabilità".


martedì 11 ottobre 2016

FALSO SCEICCO RUBA GIOIELLI.MA VIENE PRESO



(ANSA) - GENOVA, 10 OTT - Dietro ad un finto sceicco e il suo entourage che ha orchestrato una maxi truffa da un milione di euro a due rappresentanti di gioielli c'era una banda di sinti.
    Lo hanno scoperto i carabinieri al termine di un'inchiesta scattata dopo la denuncia degli stessi commercianti. I due rappresentanti che lavoravano per la Chopard, un'azienda svizzera, erano stati convocati dal finto sceicco in un albergo della Costa Smeralda per discutere l'acquisto di due solitari in oro bianco tempestati di diamanti, valore un milione di euro.
    "Pago in contanti", aveva garantito lo sceicco dando appuntamento ai due in un hotel di Genova per concludere l'affare. Nella suite dell'albergo i quattro nomadi avevano rifilato mazzette di banconote da 500 euro. Vera la prima, le altre all'interno con la scritta fac simile. I due commercianti convinti di aver realizzato un affare si erano accorti del raggiro sono qualche ora più tardi e avevano presentato denuncia. Decisivo per incastrare la banda il Dna lasciato su un bicchiere.

lunedì 10 ottobre 2016

SPOSO SVIENE DOPO IL SI. LA SPOSA HA UN MALORE



(ANSA) - LECCO, 9 OTT - Per una giovane coppia di sposi, il romanticismo del momento ha presto lasciato spazio allo spavento. Lo sposo, un ragazzo di 28 anni, originario della provincia di Bergamo e impiegato nel soccorso stradale, è stato colto da un malore ed è caduto a terra, privo di sensi. Una scena avvenuta davanti a tutti gli invitati, in particolare alla giovane sposa, una coetanea di Calolziocorte, impiegata, che per lo shock è stata colpita, a sua volta, da un malore.
    E' quanto accaduto ieri alla fine della celebrazione del matrimonio davanti a circa cento invitati e al parroco don Angelo Belotti, alla chiesa del Lavello di Calolziocorte, alle porte di Lecco. Lanciato l'allarme, il personale sanitario ha provveduto a prestare le prime cure al neomarito, prendendosi poi cura anche della moglie. Il medico ha disposto che il giovane - le cui condizioni sono apparse sotto controllo - venisse portato in ospedale. Alla fine la ragazza è riuscita a raggiungere i suoi invitati a Mapello (Bergamo).

domenica 9 ottobre 2016

MIRACOLATA A LOURDES. MA POI MUORE...



(ANSA) - PAVIA, 9 OTT - E' morta a Pavia, Danila Castelli, 70 anni, la donna di Bereguardo per la quale era stata riconosciuta la 69ma guarigione miracolosa avvenuta a Lourdes. A Danila Castelli era stato diagnosticato nel 1982 un tumore all'utero. Sottoposta a diversi interventi chirurgici, le sue condizioni si erano fatte critiche, sino a che i medici, all' inizio del 1989, avevano stabilito che per lei non c'erano più speranze.
    Durante un pellegrinaggio a Lourdes, raccontò ai familiari di aver provato una straordinaria sensazione di benessere subito dopo aver fatto il bagno nelle piscine del Santuario mariano.
    Dopo cinque riunioni del Bureau delle Constatazioni Mediche di Lourdes, il 19 novembre 2011 la Commissione Medica Internazionale di Lourdes stabilì che "il modo della sua guarigione resta inspiegato allo stato attuale delle conoscenze scientifiche". Il 20 giugno 2013 monsignor Giovanni Giudici, allora vescovo di Pavia, dichiarò il carattere "prodigioso-miracoloso" di questa guarigione.

ISPEZIONE ITALIA VICTRIX COMITATO MONTELLO

Oggi una commissione mista composta da aderenti a Italia Victrix e del comitato Montello hanno ispezionato un area di parecchie migliaia di metri quadrati nella zona di Viale Certosa dove fino a pochi giorni fa vivevano in condizioni fatiscenti diversi centinaia di zingari. La zona è stata ora sgomberata e una volta ripulita potrebbe ospitare un campo profughi che libererebbe l'obbligo di utilizzo della caserma montello.





MONTELLO. MOZIONE LEGA IN CONSIGLIO DI MUNICIPIO

ENRICO SALERANI CONSIGLIERE DEL MUNICIPIO OTTO DI MILANO HA DECISO DI PRESENTARE UNA MOZIONE IN CONSIGLIO DI ZONA PER DIRE NO ALL'USO DELLA CASERMA MONTELLO COME SITO DI ACCOGLIENZA DEGLI EXTRACOMUNITARI.


sabato 8 ottobre 2016

GLI IMMIGRATI PORTATORI DI TUBERCOLOSI?

In Italia si potrà debellare non prima del 2050, secondo i dati del ministero della salute nel decennio 2004-2014 il numero annuo di casi notificati di tubercolosi è di circa 5'000, questi oltre la metà sono riscontrati in persone immigrate dai paesi dell'Africa nera o dai paesi dell'ex Unione Sovietica. Per quanto riguarda gli africani, questi sono quelli che sbarcano nel nostro paese provenienti da nazione in cui l'infezione è ancora molto diffusa e circa il 40% di loro sviluppa la tbc entro i primi due anni di presenza nel nostro paese. Per quanto i casi riscontrati in persone provenienti dai paese dell'ex URSS si tratta spesso di casi in cui la malattia è causata da batteri multiresistenti che proprio a causa di questa specificità non rispondono alle terapie e causano in molti di loro la fine della vita. Negli ultimi anni quindi l'incidente della tubercolosi in Italia è rimasta stabile con circa 7 casi su centomila abitanti, quello che cambia è invece la casistica delle persone colpite, sempre meno italiani e sempre più immigrati. A diffondere questi dati non è un movimento xenofobo o razzista, ma si tratta di dati scientifici forniti dalla Società Italiana di Pneumologia che nei giorni scorsi ha terminato il proprio congresso annuale e che come ogni anno fa il quadro clinico della malattia e della sua evoluzione. Noi li riportiamo non per fare del terrorismo psicologico, ma per dire chiaramente come stanno le cose. E le cose stanno cosi. Sono molti i giovani provenienti dall'Africa che oggi vivono nei campi di raccolta italiani che sono affetti da questa patologia, e personalmente ritengo che sia fondamentale una profilassi medica accurata prima di trasferirli nelle città e nei nostri paesi. Non è razzismo ma semplice costatazione di un fatto: le politiche di immigrazione italiana fanno acqua da tutte le parti e il settore della prevenzione sanitaria non è purtroppo da meno.

giovedì 6 ottobre 2016

CASERMA MONTELLO: E' FINITO IL TEMPO DELLA CAROTA....


Tutti i giornali milanesi questa mattina pubblicano la notizia secondo cui il prefetto Alessandro Marangoni ha dato  il suo via libera all'uso della Montello per i profughi, raccontando la favola della presenza temporanea e quella della sicurezza del quartiere. Sono cazzate, cazzate prefettizie, ma sempre cazzate. Questa decisione, che nessuno aveva mai veramente messo in dubbio, è arrivata e deve essere la notizia che sferza il comitato ma sopratutto i cittadini della zona e di tutta Milano, perchè come abbiamo scritto in altre occasioni l'occupazione della Montello rappresenta un primo e nemmeno timido tentativo di verificare come risponde la città alla preventivata invasione degli extracomunitari clandestini (i richiedenti asilo sono meno del 5% gli altri sono giovanottoni che a ben andare finiranno per la maggioranza nelle maglie della delinquenza organizzata e dello spaccio della droga e non solo. O riusciamo a capire che il tempo della carota è finito, oppure finiremo per essere complici della classe politica delinquenziale che ci governa e ci sta facendo subire supinamente una vera e propria invasione programmata in cambio di un profitto economico di pochi, che per dirla con le parole del pluridelinquente Buzzi (quello delle cooperative di Roma) :"Il traffico di clandestini è più redditizio del traffico di droga". Ora sono andate bene fino a ieri sera le raccolte firme, le dirette televisive con le trasmissioni dei fighetti che fanno audience con share da prefisso telefonico, i contatti e le manifestazioni. Fino a ieri sera tutto questo andava bene, anzi va ancora bene come vetrina pubblica, ma tutti sappiamo che da oggi la solfa cambia, almeno per quanto riguarda Milano e la Montello la solfa è cambiata la musica nuova non si può fermare alle forme attuali, occorre andare oltre. Adesso è il momento di preparare la difesa, quella vera del quartiere e della sua gente,Sia chiaro qui nessuno inneggia a forme di autodifesa fuori legge, ma il diritto sacrosanto a difendere ed occupare metro a metro il proprio territorio, il marciapiede sotto casa, il parcheggio o il parco dove portiamo il cane non ce lo deve levare nessuno mai. E' casa nostra, e come tale abbiamo il diritto ma sopratutto il dovere di difenderla. E di difenderla fino al limite dell'autodifesa legale. Non stiamo certo invocando iniziative violente da queste pagine, ma stiamo cercando di dirvi che continuare a confrontarsi con questa classe dirigente, con chi ci governa o con chi gli ordini del governo li esegue pedessiquamente è solo una perdita di tempo, il territorio va presidiato, i gazebo devono trasformarsi in presidi di controllo, e i tiepidi devono lasciare il posto a chi ha le idee chiare su come muoversi. Fino ad oggi abbiamo sperato in una soluzione di buon senso, da oggi non è più possibile, almeno allo stato attuale delle cose. Dobbiamo organizzarci e difenderci il tempo della carota è finito... quello del bastone per il momento non ancora cominciato, ma quello dell'attenzione e della decisione quello si è qui. Se non lo attueremo avremo perso. E perso per sempre. 
LORENZO CROCE

martedì 4 ottobre 2016

HA RAGIONE ORIANA. MILANO NON E' MUSULMANA!!

"Ha ragione Oriana Milano non è Musulmana", questo uno degli slogan della giornata di ieri quando oltre trecento persone (contate a una ad una) hanno sfilato per le vie di Milano per chiedere che non vengano portati ed ammassati come fossero sacchi di letame centinaia e centinaia di persone nella caserma Montello e nella vicina ex scuola Padre Beccaro. Centinaia di persone scese in strada un lunedi mattina in rappresentanza delle migliaia di persone che hanno firmato e continuano ogni giorno a firmare al gazebo del comitato cittadino di piazza Firenze a Milano per dire no alla presenza dei clandestini (che il comune chiama richiedenti asilo) nella caserma Montello e a quanto pare anche anche nella vicina struttura della ex scuola di Padre Beccaro che doveva essere trasformata in un albergo ma le cui controversie vicende (coinvolta in qualche modo anche Banca Etruria) hanno portato a rischiare di diventare l'ennesimo centro di accoglienza dei clandestini arrivati coi barconi dall'Africa. Sulla vicenda si potrebbero scrivere fiumi di parole e usare fiumi di inchiostro, ma la verità becera è una sola sulla pelle di questa gente i nostri politici (tutti o quasi) stanno giocando delle meschine battaglie di piccolo cabotaggio e di cortissimo respiro che nulla hanno a che fare con le vere politiche di contenimento per non dire di blocco dell'immigrazione clandestina. Che Majorino sia l'assessore ai servizi sociali dei milanesi, pare che oggi siano in pochi a ricordarselo, in quanto pare che l'uomo e il poeta che sono in lui sono impegnati a trovare casa ai clandestini piuttosto che aiutare i milanesi in difficoltà, milanesi tra l'altro che con le loro tasse lo pagano in maniera profumata ogni mese per svolgere funzioni che non svolge. Se poi andiamo più in alto allora ci troviamo un ministro degli interni che sacrifica una caserma destinata alla polizia (e con lui il ministro o se preferite la ministra della difesa) per fare posto ad almeno cinquecento clandestini che avranno come unico risultato quello di sconvolgere un quartiere. Ma il problema sollevato dai cittadini che ieri sono scesi in piazza non è un problema isolato, è un problema che riguarda tutte le zone di Milano e allo stesso tempo tutte le città fino ai piccoli comuni italiani ed è un problema che va affrontato e va affrontato adesso, anche se purtroppo dobbiamo registrare l'inadeguatezza morale e umana oltre che politica di chi ha il compito di mettere dei paletti a questa vera e propria invasione. E qui torniamo alle parole dello slogan riferito ai pensieri di Oriana Fallaci, la verità che non possiamo nasconderci è che siamo in presenza di una costante larvata invasione, ci vorranno forse ancora dieci o quindici anni, ma siamo davvero alla vigilia del cambiamento. A molti potrebbe anche piacere una società multirazziale, ma il problema vero è dettato dai musulmani, che molto difficilmente si integrano, anzi che spesso disprezzano sempre più in maniera palese noi e le nostre usanze e le nostre culture. Come se ne esce, con una azione di carattere culturale, unita però a un pugno di ferro che non deve fare sconti a nessuno. Chi sbaglia paga, chi non ha titolo se ne vada a casa. Le città vanno rimesse in sicurezza, le sacche di malavita annientate e i carcerati presenti nelle patrie galere che appartengono ad altre nazioni vanno rimandati a casa. Rischiano la pena di morte? E chi ha detto loro di uccidere o di rapinare? Ognuno paghi le conseguenze dei propri gesti e delle proprie scelte. Noi abbiamo gia pagato e ne abbiamo le tasche piene dei Majorino e degli Angelino e di con loro fa soldi e demagogia politica usando come scudo il clandestino. 
Lorenzo Croce