venerdì 30 settembre 2016

ROMA. MURARO INDAGATA PER MAFIA CAPITALE


Il problema a Roma sono questioni come il traffico dei rifiuti non io". Così l'assessore all'Ambiente di Roma Paola Muraro interpellata dall'ANSA in merito a indiscrezioni su un'indagine a suo carico per abuso d'ufficio oltre che per reati ambientali. "Ho visto quello che è successo alla giornalista di Piazza Pulita che è stata aggredita brutalmente: ha toccato quello che a Roma è il traffico dei rifiuti. Gli altri giornalisti vogliono occuparsi di me ma per me questa è la notizia: queste sono le condizioni di chi tocca i rifiuti, è un terreno minatissimo", ha aggiunto.

"Se sono tranquilla? Certo, io vado avanti. E credo nella magistratura, ho molta fiducia nel magistrato". "Dovete chiedere a giornalisti, leggo anche io quello che leggete voi. Devo dire che sto lavorando bene...se i giornali si riempiono di queste notizie qua..", ha aggiunto l'assessore.

'Muraro indagata con uomo di Mafia Capitale'  - L'assessore all'Ambiente del Comune di Roma Paola Muraro indagata per abuso d'ufficio insieme al direttore generale di Ama, Giovanni Fiscon, già imputato nel processo "Mafia Capitale" nell'inchiesta sulle consulenze alla municipalizzata. È quanto riportano oggi il Corriere della Sera e il Messaggero in apertura di prima pagina.

Fu Fiscon, riporta il Corriere, "a siglare i contratti di Paola Muraro con la municipalizzata. E la scelse anche come consulente giudiziario nei suoi processi. Per questo è adesso indagato con lei per il reato di abuso d'ufficio, sospettato di aver aggirato le norme pur di favorirla". La svolta arrivata con "l'ascolto delle nuove telefonate inserite nel fascicolo d'indagine sull'organizzazione guidata da Salvatore Buzzi e Massimo Carminati".
Poi "le verifiche degli atti sequestrati presso l'azienda di gestione dei rifiuti". All'attenzione dei pm, riporta il Messaggero, c'è in particolare una consulenza della Muraro: "un contratto che Fiscon ha stipulato con lei per averla come consulente giudiziario nei processi contro l'azienda e lui stesso". Un "accordo che per i pm è illecito, in quanto il contratto nazionale dei dirigenti prevede che le consulenze possano essere pagate dall'azienda pubblica solo nel caso in cui si tratti di difendersi da un reato compiuto nell'esercizio delle funzioni, quindi senza il dolo

lunedì 26 settembre 2016

MONTELLO. LA GENTE HA PAURA.

La gente ha paura, questa è la verità. il resto tutto il resto potrebbe essere ascritto nella categoria delle barzellette. Partiamo dalla decisione annunciata questa mattina in pompa magna dalle radio e tv nazionali e locali dove un imbarazzante assessore Majorino annuncia che "Grazie all'impegno determinante dell'assessore Maran dal 26 ottobre i richiedenti asilo potranno raccogliere le foglie nei parchi di Milano". e ancora peggio quando annuncia che saranno "inviati a portare i pasti al domicilio degli anziani e dei disabili". Io mi auguro che questo signore si renda conto di quanto ha affermato in queste due frasi, la prima assurda e ridicola come se fosse una decisione epocale di due assessori permettere a un centinaio di nullafacenti di andare a raccogliere le foglie nei parchi milanesi (magari li possiamo mandare anche a raccogliere la cacca dei cani sui marciapiedi- gli assessori non gli extracomunitari sia chiaro), ma la cosa peggiore è che questo assessore piddino annuncia di mandare nelle case dei milanesi persone di cui non si conosce la provenienza, la storia personale e le cui richieste di asilo sono al vaglio per consegnare i pasti? Spero davvero che questo signore che di nome fa Majorino abbia scherzato, si rende conto dei rischi a cui va incontro mandando sconosciuti nelle case di anziani e disabili? Siamo al delirio tremens (quello che prede gli ubriaconi in astinenza) di questa giunta allo sbando nella totale assenza di politiche concrete per l'immigrazione. Lo stesso Majorino andato in visita alcune settimane orsono al gazebo del comitato dei cittadini di LA MONTELLO AI MILANESI allargando le braccia ha detto: "da qualche parte questi li devo mettere". L'improvvisazione dell'assurdo avrebbe maggiore effetto concreto e pratico di questi incapaci che non sanno fare altro che tacciare di razzismo la gente che invece ha solo paura. Non paura del diverso,lo abbiamo gia scritto, ma paura di quello che accade quando centinaia di persone tutte insieme vengono ammassate in un quartiere senza che gli stessi conoscano lingua, costumi e abitudini. Ma mi chiedo e chiedo a voi come sia possibile che i nostri amministratori votati per amministrare Milano e la sua gente, diventino invece i difensori di migliaia di disperati e sbandati fregandosene della propria gente e dei problemi degli anziani e delle famiglie milanesi. Qui si ha paura di strupri, di furti, di scippi, di spazi comuni che diventano dei fortini in mano alla criminalità e questi vengono a raccontarci che mandano gli extracomunitari a raccogliere le foglie cadute dagli alberi? Sono sconvolto e con me migliaia di milanesi che fanno la coda per dire Basta agli arrivi a Milano dei migranti e NO assolutamente NO AI MIGRANTI ALLA MONTELLO. Il resto sono foglie di fico che oramai sono cadute.

domenica 25 settembre 2016

E SE "LA MONTELLO" FOSSE UN ESPERIMENTO?


Milano (25 settembre 2016) - Sono oramai migliaia i milanesi che dicono no all'arrivo degli extracomunitari alla caserma Montello di Piazza Firenze. Migliaia di persone che dicono no per mille motivi, dalla sicurezza delle persone, a quella del quartiere che potrebbe essere stravolto dalla presenza di centinaia di persone giovani tutte di sesso maschile che non conoscono lingua, costumi e abitudini degli abitanti di quel quartiere, fino alla presenza in zona di obbiettivi sensibili quali la Rai, City life e altri ancora come gli asili e le scuole primarie che si ergono proprio nelle vicinanze della caserma. Tanti tantissimi motivi, ai quali si mescola una paura che non deve essere sottovalutata e che  non è alimentata da chissà quali razzismi ma che è nel vivere quotidiano di questa gente, e che non è come molti potrebbero pensare paura del diverso, ma paura schietta per i propri figli, e per centinaia di persone giovani che bighelloneranno almeno per quattordici  mesi nelle adiacenze e che senza donne potrebbero essere tentati di impossessarsi di qualcuna delle residenti allo scopo di farci sesso in maniera violenta. Tutti questi sono motivi razionali che spingono la gente a dire NO, Non li vogliamo. Ma gli stessi motivi se analizzati da un'altra prospettiva potrebbero aprire un capitolo piuttosto inquieto. Infatti la conformazione particolare della caserma, che nasconde molti segreti anche sotterranei, proprio la presenza di obbiettivi sensibili in zona (non dimentichiamo il tiro a segno di piazzale Accursio di cui da anni si parla come della possibile nuova sede dell'ambasciata americana e anche l'ex distributore dove dovrebbero arrivare importanti esercizi commerciali, una zona abitata prevalentemente da "buone famiglie" appartenenti alla media borghesia e da piccoli proprietari. Bene proprio questi elementi uniti alla temporaneità della situazione (se fossero confermati i 14 mesi di presenza) potrebbero fare pensare che in realtà dietro l'arrivo di questi extracomunitari alla Montello potrebbe nascondere in realtà un esperimento, uno di quelli di cui non si parla mai, di quelli che vedono come mandanti e organizzatori quelli che un po con enfasi chiamiamo i servizi segreti. Cerco di spiegarmi meglio. Questa situazione e questa collocazione contengono tutti i presupposti per un "esperimento di studio" sul comportamento di presunti e possibile terroristi o comunque di persone che potrebbero essere assoldate dalla criminalità politica e comune, un esperimento seguito da vicino dagli esperti di AISE ed altre agenzie italiane ed europee allo scopo di acquisire informazioni importanti anche allo scopo di prevenire azioni terroristiche future. Certo sarebbe un esperimento sulla pelle dei cittadini, ma un esperimento di cui noi non dovremmo conoscere i contorni e gli sviluppi. Diciamo la Montello come una specie di avanotteria dove crescono (e si controllano da vicino dagli esperti) i contrasti sociali e i comportamenti a rischio. Un sistema di "pasturazione sociale" ma fatto sulla pelle dei cittadini. Certo qui siamo nel campo delle ipotesi, forse di quelle più remote. O forse no. A questo punto qualcuno potrebbe dire che l'impegno dei cittadini che dicono No è del tutto inutile. No, assolutamente no, in quanto forse anche questo rientrerebbe nell'esperimento, capire fino a che punto la febbre sale e fino a che punto i citaddini sono pronti a ribellarsi o a sottomettersi anche in futuro a questa situazione di "larvata occupazione" con quello che ne consegue a livello pratico, insomma parte integrante involontaria di un esperimento? Non so ma se ci penso mi vengono i brividi e la situazione generale se analizzata non esclude assolutamente questa che al momento è solo un ipotesi nata da una strana chiaccherata proprio al gazebo di Piazza Firenze.
Lorenzo Croce

martedì 20 settembre 2016

ARRESTATO EX DI VALERIA MARINI



E' Giovanni Cottone, l'ex marito di Valeria Marini, una delle due persone finite agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta della Guardia di Finanza di Bergamo e coordinata dalla Procura sul crac di Maxwork. Oltre a Cottone la magistratura bergamasca ha disposto i domiciliari per l'ex amministratore della società Massimiliano Cavaliere.

    Tra gli 8 indagati c'è l'ex questore della città, Fortunato Finolli. Le accuse a vario titolo sono bancarotta, truffa aggravata, peculato e reati tributari e bancari.

    Le indagini hanno consentito di scoprire un presunto meccanismo di sistematico depauperamento delle finanze della Maxwork, messo in atto dai vertici societari e da persone ad essi legate. Il danno all'erario ammonta a oltre 56 milioni di euro, tra imposte e contributi previdenziali non versati. È stata inoltre accertata una truffa aggravata ai danni dell'Inps per oltre 3,5 milioni di euro, realizzata producendo documentazione fittizia volta a comprovare dei versamenti in realtà mai effettuati.

ERITREO MOLESTA RAGAZZA IN CENTRALE. ARRESTATO.



(ANSA) - MILANO, 19 SET - Un eritreo di 31 anni è stato arrestato dalla polizia, a Milano, per violenza sessuale nei confronti di una ragazza di 24 anni molestata all'interno della stazione Centrale. L'episodio è avvenuto poco dopo le 8 di sabato 17 settembre.
    La giovane era appena uscita dalla metropolitana per raggiungere il vicino ufficio quando, varcati i tornelli, è stata aggredita dall'extracomunitario che l'ha palpeggiata infilandole le mani sotto la maglietta. La vittima ha reagito e ha messo in fuga l'aggressore urlando ma ha continuato a seguirlo per poter indicare alla polizia chi fosse.
    Poco più avanti, infatti, è stato bloccato dagli agenti verso l'uscita. Ha un permesso di soggiorno rilasciato dalle autorità svizzere.

venerdì 16 settembre 2016

ARRESTATO TENTATO STUPRATORE DEL GAMBIA



(ANSA) - MILANO, 16 SET - Un gambiano di 26 anni è stato fermato dai carabinieri per la violenza sessuale e il tentato omicidio di una donna di 30 anni aggredita lo scorso 22 agosto all'interno del parco Sempione, a Milano. L'episodio è avvenuto attorno alla mezzanotte di quel giorno: la vittima è stata aggredita alle spalle dallo straniero che l'ha raggiunta in sella a una bicicletta, l'ha spinta a terra strappandole i vestiti, le ha poggiato un ginocchio sul petto e le ha stretto con forza le mani attorno al collo mentre provava a violentarla. La 30enne è riuscita alla fine a levarsi di dosso il suo aggressore ed è scappata in direzione di una vicina discoteca dove ha chiesto aiuto.
    L'uomo si era allontanato con il cellulare e il portafogli della vittima in sella a una bici bianca. Questo dettaglio è stato fondamentale per consentire ai carabinieri di individuare l'autore della violenza. Da quel giorno, all'inizio e alla fine di ogni turno di servizio, un investigatore ha fatto diversi giri attorno al parco con la speranza di incontrare il sospetto. E' accaduto mercoledì sera, quando il carabiniere ha notato un extracomunitario su una bici bianca proprio all'altezza del punto in cui era avvenuta la molestia, sul lato di via Gadio. Il dubbio è stato confermato dalla reazione dell'uomo che ha prima tentato di scappare e poi ha lanciato la bicicletta contro l'inseguitore nel tentativo di bloccarlo. Pochi minuti dopo è stato fermato dai rinforzi. In tasca aveva anche 17 grammi di marijuana: i carabinieri ritengono che sia uno spacciatore. Il riconoscimento da parte della vittima è avvenuto attraverso un album con diversi volti, quando è apparso quello del gambiano la donna è scoppiata in lacrime.

giovedì 15 settembre 2016

recensione: VITA E TESTIMONIANZE DI ANNAVOIG

Un libro da leggere. In queste quattro parole credo sia concentrata tutta la presentazione di questo volume di Giovanna Rossi. Una storia vera molto forte, intrisa di tristezza ma che termina sempre con una forte connotazione di speranza ed un inno alla vita. Questo è il contenuto di VITA E TESTIMONIANZA DI ANNAVOIG. Un libro che ho letto tre volte, provando in ciascuna occasione delle emozioni diverse, a volte contrastanti, ma sempre molto intense. Rabbia per le mille peripezie che la vita ha riservato alla protagonista di questa storia vera provata nel fisico e nell'animo fin dalla giovane infanzia, ma anche rabbia per la cattiveria e a volte la stupidità della gente che attorniava questa bambina diventata poi giovane donna e poi cresciuta tra mille difficoltà in una vita vissuta tra l'Italia e la Svizzera, una vita di emigrante, intrisa di mille problemi, dei problemi quotidiani, compresa la cattiveria gratuita e a volte violenta delle persone che nei vari momenti le sono stati accanto per forza o per amore. Ma anche emozione per alcuni tratti di vita quotidiana raccontati dalla scrittrice in questo libro con una capacità descrittiva che non ha molti eguali. Leggendo quelle pagine ci si immerge nel mondo di Annavoig e ci si rimane coinvolti anche per la capacità di descrivere dettagli e sentimenti che spesso contrastano tra loro. Non voglio dilungarmi, non entro nei particolari e nei dettagli della storia, ma invito i lettori di Orme e tutti coloro che leggeranno questa recensione a ordinare e leggere attentamente questo volumetto che parla di una donna che non si ferma davanti alla disperazione, ma che aiutata dalla sua fede e forse dal soprannaturale, vince le sfide più improvvide e difficili che a ben pensare sono le sfide che molti di noi devono affrontare quotidianamente. E proprio perchè quotidiane sono sfide che assumono il tono eroico di una donna che non smette di lottare mai per se stessa ne per chi gli è accanto... il finale leggetelo voi stessi.
Lorenzo Croce

martedì 13 settembre 2016

CASERMA MONTELLO.CONSEGNATE 3.600 FIRME

Sono state consegnate e protocollate a >Palazzo Marino questo pomeriggio le prime 3.600 firme dei cittadini che chiedono il rispetto del protocollo che prevede l'ingresso della polizia nella caserma Montello che si trova in piazza Firenze a Milano. Secondo i protocolli di intesa firmati nei mesi scorsi dal governo con il benestare del comune di Milano nella caserma dovrebbero entrare i corpi di polizia,mentre ora la giunta Sala vorrebbe metterci 300 extracomunitari.