lunedì 23 giugno 2014

IPOCRITA CHI GIUDICA IL PROSSIMO

LO HA DETTO PAPA FRANCESCO


(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 23 GIU - "La persona che giudica sbaglia, si confonde e diventa sconfitta", perché "prende il posto di Dio, che è l'unico giudice".
    Quell'appellativo, "ipocriti", che Gesù lancia più volte all'indirizzo dei dottori della legge è in realtà rivolto a chiunque. Anche perché chi giudica lo fa "subito", mentre "Dio per giudicare si prende tempo". E' quanto ha detto Papa Francesco nell'omelia alla messa di Santa Marta, secondo quanto riferisce Radio Vaticana.

venerdì 20 giugno 2014

ANPI: FIRMATE PER LA LOGGIA DEI MERCANTI


riceviamo dall'associazione nazionale partigiani d'italia e volentieri diffondiamo. ù

Cari amici,


la Loggia dei Mercanti che sorge a due passi da piazza del Duomo, rimane un esempio di architettura medioevale, unico a Milano.
Al suo interno una memoria preziosa e commovente: sono i nomi dei Caduti per la Libertà, dei deportati politici e degli ebrei milanesi tradotti nei lager nazisti a seguito della persecuzione antisemita.
In ogni città le amministrazioni pubbliche custodirebbero con ogni cura un luogo così carico di simboli e di storia. E invece, da anni a Milano, Città Medaglia d'Oro della Resistenza, si susseguono incuria, trascuratezza, abbandono. Tutto ciò è inaccettabile, poichè è necessario indicare alle giovani generazioni i valori storici e civili di chi allora contribuì a liberare l'Italia dal nazifascismo, combattendo nelle formazioni partigiane e resistendo nei lager nazisti. 
L'ANPI di Milano e la Comunità ebraica milanese rivolgono un forte appello a personalità del mondo della cultura e dell'arte, all'associazionismo democratico e all'intera città, al fine di sensibilizzare le istituzioni cittadine alla riqualificazione della Loggia.
Vi invitiamo pertanto a sottoscrivere questo appello, al quale hanno già dato la loro adesione numerose associazioni, per sottrarre definitivamente la Loggia dei Mercanti al degrado e renderla un luogo vivo della Memoria, della cultura e della storia di Milano non solo per i milanesi ma  anche per i numerosi visitatori della nostra città.   



Nel ringraziarvi per la vostra attenzione e certi di poter contare sulla vostra adesione, vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.

Roberto Cenati – Presidente ANPI Provinciale di Milano

giovedì 19 giugno 2014

LA MAGNIFICENZA DELL'ALBERO

LA MAGNIFICIENZA DELL’ALBERO
Abbattere un albero è come frantumare un’antica opera scultorea
Franco Libero Manco


L’albero più di ogni altra creatura contribuisce al mantenimento della vita sulla terra. Distrattamente guardiamo un albero e raramente  apprezziamo la sua bellezza e la sua immensa importanza biologica. Bello, maestoso, benefico.  Le sue radici abbracciano la terra in un connubio inseparabile; la sua forza sfida gli uragani; dai suoi rami, come mani protese verso il cielo, sgorgano foglie multiformi che catturano i raggi cosmici e solari; paziente accoglie nidi di uccelli e folle passeggere di volatili. Lo stormire delle fronde, dalle mille forme e differenti colori, giocano col vento in un delicato concerto sinfonico; all’ombra della sua chioma uomini e animali trovano riparo e sollievo. Quando a primavera si orna di fiori è come una sposa nel giorno delle nozze e i suoi frutti sono dono sublime per il banchetto degli invitati alla mensa della vita.
L’albero è molto più di un’opera monumentale di pietra, è una vera e propria cattedrale vivente,  capace di trasportare a decine di metri di distanza, dalle radici all’ultima foglia, la sua linfa vitale. Senza l’albero e i suoi fratelli arbusti, indispensabili per il rinnovamento dell’ossigeno della nostra atmosfera, non ci sarebbe vita sul pianeta. Tutto vive solo in virtù delle piante, tutta la vita  dipende dell’universo vegetale dal quale si nutrono gli animali erbivori e dei quali, purtroppo, si nutrono gli animali carnivori. L’albero vive anche senza l’uomo, ma l’uomo senza l’albero non potrebbe vivere. Il carbonio atmosferico è in gran parte assorbito dalle piante, principalmente dalle loro foglie, e dalle alghe degli oceani. In cambio sprigionano ossigeno, generosamente gratuitamente, per purificare la nostra atmosfera.
Noi pensiamo, l’albero percepisce; noi abbiamo vista binoculare, l’albero ha visione sferica. L’albero si nutre, dorme, comunica, addirittura con specie diverse. Significativo in tal senso fu l’episodio riportato da Renzo Boschera nel suo libro I poteri esoterici degli animali e delle piante, Ed. Arcana. Racconta che sotto un vecchio salice si davano appuntamento tutti i giorni alle ore 15, sia dinverno che destate, una ventina di gatti. In certi momenti sembrava che tra gli animali e la pianta ci fosse un dialogo, uno scambio di informazioni secondo codici paranormali. Però il proprietario decise di abbattere la pianta per utilizzare il terreno in modo differente. Sembra che la pianta, avendo percepito la volontà del contadino, chiese aiuto ai suoi amici gatti che si organizzarono per impedire il fitocidio. E quando luomo munito di accetta arrivò davanti al salice, trovò una scena del tutto inaspettata: i gatti si erano messi in cerchio intorno alla pianta manifestando i loro propositi bellicosi. Alcuni avevano il pelo teso, la schiena inarcata e sbuffavano minacciosamente; altri emettevano miagolii acuti, come se volessero lanciare un grido di guerra.
Luomo cercò di scansare i gatti e di alzare laccetta, ma dovette darsela a gambe. E altri due tentativi andarono ancora peggio. Quando luomo desistette dal suo proposito e pensò solo di potare lalbero i gatti scomparvero lasciando campo libero alliniziativa incruenta delluomo. Ma a causa della richiesta di terreni da adibire a monocolture e a pascoli per animali, e alla richiesta sempre più pressante di legname, oltre all’insana, criminale tendenza degli incendi boschivi, la terra è sempre più spoglia di foreste, boschi e vegetazione, e questo causa devastanti fenomeni come uragani, cicloni,  terremoti, smottamenti di terreni, valanghe, inondazioni, siccità, erosione, scomparsa dell’humus ecc. Una enorme quantità di perturbazioni atmosferiche sono dovute al flagello del disboscamento.
Con le tremende attrezzature moderne a lame rotanti i boscaioli in pochi minuti recidono un gigante secolare della foresta per la cui esistenza si sono associati gli elementi primari dell’universo (terra, acqua, aria e sole) per dar vita a  quest’opera d’arte, che l’essere umano non ha ancora imparato ad apprezzare, a rispettare, a guardare con gratitudine. Verrà il tempo in cui abbattere un albero, senza giustificato motivo, sarà considerato un reato contro la vita.

venerdì 13 giugno 2014

DELL'UTRI E' IN GALERA A REBIBBIA

DELL'UTRI AL RIENTRO OGGI A FIUMICINO. 


Il volo AZ 827 proveniente da Beirut con a bordo Marcello Dell'Utri, estradato dal Libano, è arrivato alle 6:45 a Fiumicino. L'ex senatore di Forza Italia è accompagnato da agenti dell'Interpol.
Sarà trasferito in ambulanza dall'aeroporto di Fiumicino al carcere di Rebibbia, dove sarà affidato al reparto infermeria. Con lui a bordo dell'aereo ha viaggiato anche la figlia Chiara.
Negli uffici della Polaria di Fiumicino ufficiali e funzionari della Dia giunti da Palermo hanno notificato a Marcello Dell'Utri l'ordinanza di esecuzione della pena a 7 anni di reclusione. Il provvedimento era stato emesso dalla Procura generale di Palermo subito dopo la sentenza della Cassazione con la quale è diventata definitiva la condanna dell'ex senatore per concorso esterno in associazione mafiosa.
E' stata una vera e propria 'operazione riservatezza' quella che è scattata questa mattina all'alba all'aeroporto di Fiumicino per l'arrivo da Beirut dell'ex senatore Marcello Dell'Utri, estradato dal Libano e riportato in Italia da funzionari dell'Interpol. Per il momento niente immagini e tanto meno filmati per i fotoreporter che lo attendevano nello scalo aereo della Capitale, anche se sullo stesso volo hanno viaggiato alcuni giornalisti della carta stampata.
Ancora a bordo dell'aereo dell'Alitalia, Dell'Utri è stato preso in consegna da funzionari ed agenti della Polizia di frontiera e accompagnato in uno degli uffici della Polaria per le incombenze burocratiche di rito: dalla foto di segnalamento, alla notifica dell'ordine di arresto emesso il 7 aprile, dalla Corte d'appello di Palermo dopo la condanna a 7 anni in secondo grado per concorso esterno in associazione mafiosa, alla conferma della sentenza da parte della Corte di Cassazione.
A quanto si è appreso, Dell'Utri appariva "abbastanza provato", ma ha camminato senza problemi nel breve percorso all'interno dell'aeroporto. Sua figlia Chiara è invece uscita dall'aeroporto per le vie normali. "Abbiamo provato a parlare con lui durante il volo - ha detto una giornalista che ha viaggiato sullo stesso aereo di Dell'Utri - ma siamo stati sempre bloccati. Siamo riusciti solo ad ottenere alcuni sorrisi e la battuta 'sono stanco'. La figlia Chiara ha viaggiato a circa metà dell'aereo, aveva un turbante e ha utilizzato all'inizio un velo verde per coprirsi. Ha cercato di parlare in qualche modo con il padre, qualche parolina, qualche segno, poi tornava in fondo all'aereo. Quelli che lanciava ci sono parsi saluti".
ansa.it

domenica 1 giugno 2014

CARCERI: PARLA IL PRESIDENTE ALESSANDRO GIUNGI

riporto con immenso piacere un intervento del presidente della commissione consigliare sulle Carceri della città di Milano Alessandro Giungi
alessandro giungi

Seduta consiliare del 28 aprile 2014

INTERVENTO AI SENSI DELL’ART 21
SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 APRILE 2014 Il Presidente Rizzo dà la parola al consigliere Giungi.
Il consigliere Giungi così interviene:
nno affrontato lo stesso tema, quello della situazione all’interno delle nostre carceri: Papa Francesco, il Presidente Napolitano e Marco Pannella hanno voluto ricordarci, ovviamente ognuno con le diverse modalità, che in Italia dobbiamo ancora risolvere il problema del sovraffollamento delle celle e in generale dobbiamo dare seguito all’applicazione dell’articolo 21 della nostra Costituzione, che prevede che la pena abbia un valore rieducativo nei confronti dei detenuti. Il nostro Paese, a tal proposito, è anche chiamato a rispondere alla condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo, a seguito della sentenza Torregiani, che ha punito l’Italia un anno fa, per il sovraffollamento disumano e degradante dei nostri penitenziari. Resta tempo fino al 28 maggio per porre rimedio a quanto segnalato e denunciato dalla CEDU; un’eventuale inadempienza comporterà, oltre che il perdurare di un’inaccettabile situazione di violazione dei diritti umani, anche conseguenze economiche molto gravi per il nostro Paese, sia a seguito di pesanti sanzioni da parte di organismi europei, sia a seguito delle condanne risarcitorie, a cui l’Italia sarà tenuta verso quei detenuti che le avranno intentato causa per la situazione e le modalità con cui hanno trascorso la loro detenzione. Ma la situazione attuale è ben lontana dall’essere sistemata. Gli
“Grazie, Presidente. In questi giorni, tre voci diverse tra loro h
aultimi dati segnalano un totale di 60.197 detenuti, a fronte di una capienza di 48.309; ci sono, pertanto, ancora 11.888 persone ristrette e in sovrappiù rispetto a quanto sarebbe la massima capienza regolamentare delle nostre carceri; in particolare, in Lombardia, a fronte di 5.920 posti, sono effettivamente recluse 8.678 persone, 2.758 in più rispetto alla capienza regolamentare. Questi sono numeri che forse non dicono molto se presi solo come dati statistici, ma stanno a significare che ad oggi in Italia, per quel che riguarda le carceri, vi è un situazione di mancato rispetto delle regole e dei diritti umani.
Devo ricordare che al carcere di San Vittore, al sesto raggio, vi era una situazione di sovraffollamento intollerabile, ora in fase di lento miglioramento: fino a sette detenuti in una cella, che ne potrebbe contenere due o tre. Questo vuol dire letti a castello alti fino al soffitto, impossibilità, per mancanza fisica di spazio, di poter stare tutti e sette i detenuti contemporaneamente in piedi nella cella.
dizioni di salute”.
Ci tengo a precisare che la colpa non è di chi dirige San Vittore; davanti alla mancanza di spazi e a due raggi chiusi da anni, perché inagibili, c’è un continuo invio di detenuti che in qualche modo devono ovviamente essere collocati; e davvero quello che io ritengo inspiegabile e poco tollerabile è il fatto che solo a seguito dell’intervento di soggetti autorevolissimi come il Presidente della Repubblica o il Santo Padre oppure per far fronte a una condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo, in Italia si discuta di carceri e delle condizioni in cui in esse si vive; forse nel nostro Paese c’è una specie di rimozione del problema carceri, che però risulta incomprensibile e rifiuto a priori gli interventi legislativi diretti a rendere meno pesante il carico di detenuti nelle carceri è un indice di tale rimozione, come se negare il problema, lo risolvesse, ma purtroppo così non è. Dato che all’inizio del mio intervento ho citato Marco Pannella, gli dedico ovviamente un pensiero e un in bocca al lupo per le sue co
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OSTIA RIVUOLE IL SUO GIUDICE DI PACE.

il Tar corregge il disastro politico”

“I magistrati hanno confermato la sospensiva con sentenza del 28 maggio: adesso è assolutamente necessario che il Municipio, il Comune e il Ministero della Giustizia intervengano per rivedere la scellerata decisione di ‘tagliare’ l’ufficio di Ostia. Subito un Consiglio straordinario”


Ostia – “Accogliendo il ricorso presentato dall’Associazione Comitato Ostia il Tar ha corretto il disastro della politica impedendo la chiusura del Giudice di pace di Ostia. Adesso è assolutamente necessario che il Municipio, il Comune e il Ministero della Giustizia intervengano per rivedere la scellerata decisione di ‘tagliare’ l’ufficio di via Costanzo Casana, a servizio dei 300mila cittadini del Municipio X. Ritengo a questo punto che sia improrogabile la convocazione di un Consiglio straordinario su questo argomento, come ho ormai richiesto da tempo”.

Lo dichiara Giulio Notturni, capogruppo della Lista Marchini del Municipio X di Roma Capitale.

I magistrati del Tribunale amministrativo regionale del Lazio hanno confermato con la sentenza di mercoledì 28 maggio la sospensiva delle scorse settimane. I giudici hanno infatti ritenuto pertinente la richiesta avanzata dall’Associazione Comitato Ostia riguardo la necessità di garantire un servizio di giustizia nel territorio del Municipio X.