Dopo il post dedicato al ciuccio e ai
suggerimenti per fare in modo che venga abbandonato senza traumi, ecco a
grande richiesta quello dedicato invece ai bimbi abituati a succhiarsi
il pollice. In questo caso, quali piccole strategie sono consigliate? In
rete i rimedi abbondano. Per fare in modo che il bimbo si ricordi di
non succhiare c’è chi suggerisce di colorare il pollice con un
pennarello o di applicare un po’ di smalto. Altri “pro-memoria” fai da
te sono il nastro adesivo, una piccola stecca o una protezione ricavata
da un guanto, da porre sul dito, spiegando in modo semplice il motivo di
tali procedure. Un’altra strategia punta a far rendere il bimbo
consapevole degli effetti collaterali che l’uso improprio del pollice
può causargli e quindi c’è chi suggerisce di fargli notare i danni alla
pelle del dito oppure, prendendo uno specchio, alle arcate dentarie.
Abbiamo quindi chiesto a un esperto, il pediatra imolese Lamberto Reggiani, il suo parere in proposito.
«Succhiarsi
il pollice – ci ha risposto – è una manovra di compensazione a una
situazione di stress in senso genericamente inteso, è la ricerca di un
conforto, di un piccolo piacere, forse il più comodo, il più
immediatamente disponibile. Ricorda il seno materno e come tale ricorda
qualcosa di buono e di soddisfacente
». Nemmeno la teoria secondo cui l’insistenza a succhiarsi il pollice derivi da uno svezzamento precoce pare sia fondata.
«Niente
a che vedere con il divezzamento precoce – conferma -. Tutto a che
vedere, invece, con l’adattamento di un bambino al mondo che lo circonda
». E allora come ci si deve comportare?
«Come
tutti i piccoli problemi - questa la sua opinione -, rimangono piccoli
se non li ingigantiamo, se un po’ li trascuriamo, se sono fonte di
sottile ironia, mai oppressiva e pesante, ma solo per scherzarci un po’
su. L’unico problema: le alterazioni del morso (ma prima o poi smetterà e
prima o poi si sistemerà).

E
le infezioni: a mettersi sempre in bocca le mani (in genere sempre poco
lavate) ci si ammala di più. Ma si fanno anche buone difese
». E per quanto riguarda i rimedi più o meno efficaci, il suo consiglio è puntare su un approccio emozionale.
«Non
serve nulla per il pollice – conclude -. Solo il tempo. L’affetto. E
dire, ad esempio, “Ancora il pollice… prima o poi ti si staccherà il
dito… dai che scherzo… mamma ti vuole bene anche se succhi il pollice…
un pochino così di bene in più quando smetterai…”
».
E voi come avete fatto a superare lo scoglio del pollice? Raccontateci le vostre esperienze!
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