domenica 28 aprile 2019

NICARAGUA. LA LOTTA CONTINUA. OBBIETTIVO LA LIBERTA'

E' passato un anno dall'inizio della rivoluzione pacifica del popolo del Nicaragua per chiedere giustizia sociale, democrazia e libertà ed abbattere in maniera pacifica il regime dittatoriale di Daniel Ortega, un regime che oramai ricorre alla menzogna sistematica, alle minacce ed agli squadroni paramilitari per tenersi in piedi, un regime che vuole far credere che il 18 aprile del 2018 ci fu un tentativo di colpo di stato fallito, negando l'evidenza e cioè che quella data è stata l'inizio della rivoluzione del popolo, che ha prodotto decine, anzi centinaia di morti, che ha prodotto migliaia di esiliati, e cosi come ai tempi del dittatore Somoza, la comparsa di decine di gruppi armati paramilitari che prelevano le persone e le portano in carcere senza alcuna accusa specifica, ma solo per terrorizzare il popolo, la gente. Questi criminali senza divisa intervengono giorno dopo giorno nei quartieri di Managua la capitale, ma non solo, ed oltre a terrorizzare con la loro stessa presenza i cittadini spesso ne fermano qualcuno, magari segnalato da qualche vigliacco bastardo informatore, lo tengono in mezzo alla strada inginocchiato sotto la minaccia delle armi ammanettato con le mani dietro la schiena in modo che le persone, i vicini vedano bene magari nascosti dietro le persiane delle finestre socchiuse quello che succede e che succederebbe anche a loro se solo osano protestare contro i criminali al potere, perchè chi uccide un proprio connazionale o semplicemente minaccia di morte una persona, sia questo un contadino o un vescovo come accaduto proprio in Nicaragua, allo scopo di incutere terrore e mantenere il potere è un criminale, per lui non c'è altro futuro che il processo penale, meglio se internazionale quale autori di crimini dell'umanità, e quello che sta accadendo in Nicaragua, nel silenzio complice di mezzo mondo a partire dal pilatesco governo italiano e dal nostro parlamento che non ha il coraggio di prendere una posizione precisa mentre la gente muore, si lo ripeto la gente muore ogni giorno, mentre le donne vengono torturate nelle carceri di Ortega. Un dittatore sanguinario, altro che rivoluzionario, che ha rinnegato la sua stessa rivoluzione per mantenere il potere. Possono esistere persone peggiori? Si possono esistere e sono i prezzolati, coloro che magari internazionalmente sono pagati per far passare la controinformazione, le bugie, dicendo che in Nicaragua non succede nulla, mentre in quel paese di muore, persone, e ancor peggio giornalista, magari europei che hanno la coscienza prima ancora delle mani sporche di sangue, sporche del sangue del dittatore, sangue che nascondono con i loro scritti, descrivendo una situazione di normalità, dove invece la normalità sono i 400 in prevalenza giovani studenti ammazzati dai cecchini del regime, la normalità raccontata da questi rinnegati che meriterebbero di essere fucilati di schiena per non vedere la loro faccia terrorizzata davanti alle armi, che invece ammazzano i giovani e costringono all'esilio migliaia di persone, le armi che puntate contro le donne violentate in galera, sono negate dai loro scritti. Chi si mette al servizio di un regime, ne è complice, ed è altrettanto colpevole dei crimini contro l'umanità di chi li commette perchè il nascondere un crimine equivale a permettere che subito dopo ve ne sia uno nuovo. La gente in Nicaragua vincerà la sua rivoluzione, vincerà la pace e la giustizia di questo popolo laborioso e gioioso, che saprà riportare democrazia e libertà liberandosi della dittatura e dei loro corrotti lecchini nazionali o europei che siano.
Lorenzo Croce


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