Ancora un rinvio dovuto ad un improvviso sciopero degli avvocati pachistani ha fatto slittare la possibile liberzione di Rimsha, la piccola cristiana pakistana affetta da sindrome di down che viene processata dal tribunale islamico in quanto accusata di blasfemia per aver bruciato alcune pagine del Corano. Ieri vi abbiamo dato notizia del primo colpo di scena, infatti il tribunale ha arrestato l'imam che accusava la bambina, in quanto in base ad una testimonianza egli stesso avrebbe bruciato alcune pagine del Corano per poi darne la colpa alla piccola, che rischia fino alla pena di morte o l'ergastolo se riconosciuta colpevole. Ora il processo è stato aggiornato a venerdi prossimo. La piccola Rimsha si trova rinchiusa in un carcere pakistano anche se pare che le sue condizioni di detenzione non siano cosi brutali come annunciato in un primo momento, anche se comunque la lontananza dalla sua famiglia si fa sentire sempre piu. Intanto in attesa che il tribunale si esprima, il consiglio nazionale degli Ulema pakistani hanno chiesto la sua liberazione ed hanno chiesto che la piccola sia protetta, e si sono offerti loro stessi per proteggere la piccola dai malintenzionati.
Orme aderisce alla campagna di tutela della bimba che prevede una raccolta di firme alla quale si può aderire collegandosi al link qui sotto riportato.
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