sabato 5 maggio 2018

IL GIORNALE "SPUTTANA" BUTAC.IT "CHIUSI PER FALSE NOTIZIE"

Peggio delle bufale ci sono solo i presunti professionisti «tanto al chilo» che promettono di smascherare le fake news, ma poi finiscono col ritrovarsi il sito oscurato dal giudice per aver diffuso «false notizie».
Morale: diffidate di tutti, in primis di chi invita a diffidare di tutti. Ragion per cui anche l'attuale campagna pubblicitaria dei medici contro le fake news va presa con le molle, anzi con le pinze (da chirurgo); del resto tra i camici bianchi non mancano le pecore nere, quindi meglio regolarsi di conseguenza.
Intanto lo stile funebre-noir scelto dalla Fnomceo (la Federazione degli ordini dei medici) divide il popolo dei sopravvissuti: «Non mi hanno vaccinato per paura dell'autismo», «Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso», «Ho curato il cancro con il bicarbonato di sodio»; sono questi infatti gli epitaffi che, sovrastati da una croce, campeggiano sulle lapidi nello slogan «Una bufala ci seppellirà?».
La sinistra domanda campeggia sui manifesti nelle maggiori città: «Diffidate delle bufale sul web. Chiedete sempre al medico». Sperando che pure lui non sia un ciarlatano (questo sul manifesto non c'è scritto, ma è bene tenerlo comunque a mente).
Lo slogan contro le fake sanitarie comparirà anche sugli annunci stampa che la Fnomceo ha messo a disposizione degli Ordini provinciali. L'obiettivo è «combattere la diffusione delle bufale in rete e restituire al medico un ruolo centrale nel rapporto con il paziente».
La campagna sarà presentata il 10 maggio a Roma e, spiegano gli ideatori, «si concentra su un fenomeno in crescita che mette a repentaglio i cittadini».
«Le false cure reclamizzate in maniera allettante sul web rappresenta ormai un'emergenza commentano alla Fnomceo -. Un dato preoccupante: sono 15 milioni gli italiani che, in caso di piccoli disturbi (ma a volte anche di gravi patologi), cercano informazioni sul web».
Con tanti saluti per la nostra salute.

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