martedì 25 febbraio 2014

COOP, EXPO E CL. IL VERO VOLTO DEL NUOVO GOVERNO

il ministro Maurizio Lupi... ucio furbo.... 

Lupi e Poletti, due nomi che vi conviene mettervi in mente, perchè saranno i due veri motori del nuovo governo Renzi almeno sotto l'aspetto puramente economico. Il vero accordo tra Pd e NCD passa da questi due nomi e dal prossimo EXPO, molta parte di tutto il resto è fuffa, serve solo a coprire l'accordo economico per la spartizione dei miliardi di Expo 2015. Poi magari Renzi farà davvero qualche piccola riforma, taglierà il cuneo fiscale (con i soldi dei piccoli risparmiatori in mano alla Cassa Depositi e Prestiti) e sistemerà qualche centinaio di scuole traballanti. Non è un caso che oggi i grandi opinionisti si concentrano sulla presenza del nuovo ministro dell'Industria molto vicina a Berlusconi. E' ovvio. E' la terza gamba del tavolo dell'accordo della grande spartizione. La Guidi rappresenta il mondo economico vicino a Berlusconi (e quelli che con l'eolico e il fotovoltaico distruggono migliaia di ettari di terreno agricolo con tutto quello che ne consegue per piantare i loro pannelli solari). Poletti è il presidente delle COOP (Sinistra), mentre Maurizio Lupi è di fatto il punto di riferimento politico (dopo che ha fatto fuori Formigoni e Simone) della Compagnia delle Opere braccio operativo a livello economico e speculare di Comunione e Liberazione. Ora manca solo di scoprire qual'è la quarta gamba di questo tavolo.. Io azzardo un Ipotesi che potrebbe sembrare fantasiosa: la Massoneria e le banche rappresentate seppure da opposte sponde dai Verdini e dai De Benedetti. Un vero e proprio accordo di spartizione di Potere. Altro che riformare l'Italia, Se queste sono le gambe su cui poggia quel tavolo allora forse le riforme le faranno in parte, taglieranno il cuneo fiscale per le imprese (a favore delle imprese e non certo dei lavoratori) e infine faranno ripartire il mercato dell'edilizia (Attività del padre di Renzi e di molti altri). Ma la partita che conta si giocherà sotto il tavolo. Fin quanto le quattro gambe andranno nella stessa direzione, nessun problema, ma se qualcuna di queste dovesse sentirsi tagliata fuori, allora il rischio che tutto salti per aria è più che probabile alla faccia della democrazia e dei mal di pancia dei senatori della sinistra del Pd.. La partita si gioca in primis in Lombardia dove su Expo sono previsti investimenti di 11.9 miliardi di euro, di cui 1.7 miliardi per le infrastrutture e 1.2 miliardi per i costi di gestione, senza dimenticare che CL E COOP insieme gestiscono qualcosa come 200 miliardi di euro di business in Italia. Tassando per il 3% quel business avremo la copertura per buona parte del taglio del cuneo fiscale. Ma state pur certi che questi i soldi li incasseranno e non certo li tireranno fuori per l' Italia e gli Italiani, altrimenti che ci avrebbero messo a fare i loro migliori uomini al governo??
Lorenzo Croce

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