giovedì 11 novembre 2021

MESSICO E NUVOLE NERE MERCEDES

 Sul tracciato messicano l'agile passo della Red Bull è stato a dir poco letale per una Mercedes che si è mostrata sin da subito in affanno, è stato evidente che le mancasse l'assetto da gara.

Bottas scattato al via dalla prima posizione s'è preoccupato di più di chiudere Hamilton a destra, piuttosto che girare lo sterzo verso sinistra, cioè verso l'avversario vero, quel Verstappen che tanto incredulo quanto pronto, si è ritrovato con un'autostrada libera davanti a sé e per giunta, sul lato gommato della pista!
Ciò gli ha consentito di ritardare la frenata staccando da paura alla prima curva, sfilando entrambe le Mercedes. Poi, di lui si son perse le tracce per 70 giri, salvo ritrovarlo festante sul gradino più alto del podio, con in tasca 19 punti di vantaggio pesantissimi su Hamilton in ottica mondiale a sole 4 gare dalla fine.
La manovra di Bottas é stata sicuramente volontaria, non è che ha preso una buca che lo ha madato verso il suo compagno, però non l'ha fatto con malizia... Ha fatto come tutti quelli che con la smania di fare la cosa giusta al momento giusto, poi cannano e di brutto!
Il fido scudiero della casa di Stoccarda ha semplicemente perso lucidità alla partenza, tant'è che non ha nemmeno considerato di coprire la propria posizione, così come è già capitato in passato. Poi, una toccatina con Ricciardo e finisce in testacoda, da qui rimane imbambolato fino all'ultimo giro. 
Hamilton rimasto solo a fare come sempre più spesso accade, "tutto quel che può con tutto quel che non ha", anche questa volta non si arrende all'evidente superiorità Red Bull e partito secondo è riuscito ad agguantare il secondo gradino del podio, benché stremato dalla fatica di aver tenuto dietro Perez, con l'altro missile Red Bull sotto il sedere, ma al messicano non è bastata la potenza motrice per sorpassare l'epta campione del mondo, che gli ha fatto vedere come si fa a fare la differenza.
Comunque andrà a finire, Hamilton e Verstappen sono dei fuoriclasse capaci di dare prestigio non solo alla vittoria, ma anche alla sconfitta. 
Finalmente la rossa di Maranello s'è degnata di scavalcare McLaren nella classifica costruttori, riposizionandosi così in terza piazza, ma ha comunque il sapore di una magra consolazione, poiché in terra messicana entrambe le vetture perdevano più di un secondo a giro ed un totale di più di 80 secondi dal leader del Gran Premio.
Eppure, l'ingegner Mattia Binotto,Team Principal del Cavallino "arrancante", l'ha definita una gara utile, come sempre riferendosi al prossimo anno.
Peccato che ogni anno, ormai da tempo, dice fesserie di questo genere.
Ma tra un: "c'è qualcosa che ci sta sfuggendo" ed un "perché poi si tratta di capire"...
In definitiva, che cos'hanno capito? 
Sarah Ressi



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