mercoledì 2 novembre 2016

IL BUSINESS DEGLI IMMIGRATI ALLA MONTELLO

Milano- Gli immigrati sono arrivati alla Montello nonostante le mille perplessità, le cinquemila firme e le manifestazioni. Ma sopratutto nonostante non sia chiaro quali danni ha fatto e quali potrà farne l'amianto presente una volta che tale presenza sarà confermata. Va bene l'emergenza freddo, ci mancherebbe altro, tutti hanno diritto ad un posto dove passare al caldo la notte (anche i clochard italiani) ed a un pasto caldo (comprese le povere vecchiette che frugano nella spazzatura dopo i mercati per trovare i resti della verdura per mangiare qualcosa). Ma mettere in quella caserma donne e bambini è da criminali prima ancora che da stupidi. Non vogliamo fare le cassandre, ci mancherebbe altro, ma se dovesse venire fuori che l'asbeto presente è pericoloso per la salute dei residenti e dei militari come possiamo dire a questi signori profughi che non lo è stato per loro? C'erano e ci sono decine di soluzione altenative sicuramente più salubri, ma ovviamente chi ha vinto anche in questa occasione? Il business, o forse come avevamo scritto nei primi giorni l'esperimento voluto per verificare i parametri della presenza di un gruppo di extracomunitari in una zona centrale con popolazione medio borghese, e in questo la Montello si presta assolutamente alla verifica passo per passo della situazione. Ma in realtà ha vinto sicuramente il business. Il fraticello della San Francesco che dice di vivere di carità e volontariato con questa operazione si intasca circa 800.000 euro per la gestione della struttura e dei pasti. Vergognoso, con questi soldi si mantengono mille persone per un anno non 300. Ora sappiamo come sono andate le cose, ma la battaglia per il diritto non è finita e non ci facciamo intimidire da nessuno nemmeno dalle feste colorate e dalle bande degli ottoni che suonano bella ciao come se i senegalesi sapessero di che cazzo stiamo parlando....

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