martedì 15 novembre 2016

MILANO. I PROFUGHI COSTANO 47 MILIONI L'ANNO

Nessuna bufala, nessuna fuga in avanti, ma prendiamo a base i numeri proposti in questi mesi dalla stampa e indicati dal comune di Milano negli atti ufficiali. Se viene confermato che a Milano i profughi mediamente ospitati tutti i giorni sono circa 3.500 il loro costo medio giornaliero si aggira attorno ai 108.500 euro ai quali vanno aggiunti 21.000 euro di Iva (i dati della gestione dei profughi della Montello parlano di 31 euro a testa al giorno iva esclusa), se questa media dovesse confermarsi per tutto l'anno solare il costo reale della gestione dei profughi o clandestini presenti a Milano supera abbondantemente i 47 milioni di Euro (iva inclusa). Si tratta di una cifra imponente, che ricordiamo viene calcolata utilizzando i dati ufficiali sui numeri  delle presenze e sui costi emessi da Comune e Prefettura. Ora ci pare onestamente assurdo pensare che un comune possa spendere (non di bilancio proprio ma di soldi dello stato e quindi ancora dei Milanesi) qualcosa come 47 milioni di euro l'anno con un incidenza di quasi 50 euro per ogni cittadino milanese residente, per i profughi mentre non spende quasi niente a confronto per la tutela dei nostri poveri e dei clochard. Sono cifre che ci devono fare riflettere e che devono far seriamente aprire una discussione seria su come e quanti di questi soldi vengono realmente spesi per la gestione dei profughi, e quanto invece incide nella loro gestione la carità dei  milanesi (cibi, coperte, vestiti e sopratutto donazioni) che secondo i bene informati arriverebbero a coprire oltre il 30% del fabbisogno con un presunti risparmio di almeno 14 milioni di euro. Sono numeri impressionanti, ce ne rendiamo conto, ma ci rendiamo conto anche che questo meccanismo moltiplicato per il resto d'ITALIA ci porta a cifre spropositate, in un paese dove le scuole cadono a pezzi e dove ci sono milioni di persone sotto la soglia di povertà. Esiste un limite e questo è stato abbondantemente superato. E se qualcuno chiedesse conto alla corte dei conti? Pensiamoci gente pensiamoci. 
lorenzo croce

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