venerdì 21 ottobre 2016

PROFUGHI DELLA MONTELLO A PREGNANA, PERCHE' NO???

la proposta apparsa oggi sul settimanale locale settegiorni
una delle due palazzine indicate.

Un'esposto per chiedere al comando provinciale dei Noe dei Carabinieri di Milano di verificare l'eventuale presenza di Amianto dentro la caserma di Piazza Firenze è stato presentato nei giorni scorsi e questo dovrebbe di fatto provocare una serie di indagini da parte delle strutture preposte sia civili che militari. La questione non è di poco conto sia in relazione al possibile imminente arrivo dei profughi, sia anche per la presenza ancora attiva in questi giorni dei militari che stanno completando lo sgombero, ma anche per quanto riguarda la popolazione civile, infatti nella zona vivono migliaia di milanesi e come è noto a tutti l'asbeto (amianto) diventa pericoloso se si volatilizza e si spande nell'aria, se cosi fosse i rischi sono alti, da qui la proposta di trovare comunque un alternativa valida alla Montello almeno fino a quando non saranno completati gli screening richiesti, e le alternative oltre a quelle indicate a suo tempo dal comitato che ha raccolto le firme, ve ne sono anche fuori Milano. Nei giorni scorsi si è parlato di alcuni ospedali dismessi come quello di Garbagnate e di altre soluzioni, noi ne indichiamo una temporanea e di fatto già pronta: la ex area Bull di Pregnana Milanese, ed in particolare le palazzine che si snodano nella zona adiacente la stazione ferroviaria dle centro a pochi passi dal rhodense, qui vi sono le vecchie mense e i vecchi uffici dell'azienda attualmente dismessi ma ancora in ottimo stato per l'accoglienza, basterebbe poco: una bella rinfrescata e il riallacciamento di luce e riscaldamento e la soluzione temporanea è trovata, non ci dovrebbero essere difficoltà nemmeno nei rapporti con la giunta comunale guidata da un sindaco di Sel partito notoriamente favorevole all'accoglienza. Quanti ce ne potrebbero stare? forse 200 ma senza esagerare, si tratterebbe di una struttura potretta in quanto all'interno di un recinto industriale, a due passi dalla stazione e facilmente controllabile anche a livello sicurezza sociale. Quindi la proposta viene ufficializzata oggi a Majorino e al sindaco Sala che potrebbero prenderla in considerazione evitando ogni volta di scontrarsi con la Regione ma chiedendo aiuto a chi come primo cittadino fa parte di un partito politico ed è sorretto da una maggioranza di sinistra da sempre pro accoglienza. 

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