giovedì 6 ottobre 2016

CASERMA MONTELLO: E' FINITO IL TEMPO DELLA CAROTA....


Tutti i giornali milanesi questa mattina pubblicano la notizia secondo cui il prefetto Alessandro Marangoni ha dato  il suo via libera all'uso della Montello per i profughi, raccontando la favola della presenza temporanea e quella della sicurezza del quartiere. Sono cazzate, cazzate prefettizie, ma sempre cazzate. Questa decisione, che nessuno aveva mai veramente messo in dubbio, è arrivata e deve essere la notizia che sferza il comitato ma sopratutto i cittadini della zona e di tutta Milano, perchè come abbiamo scritto in altre occasioni l'occupazione della Montello rappresenta un primo e nemmeno timido tentativo di verificare come risponde la città alla preventivata invasione degli extracomunitari clandestini (i richiedenti asilo sono meno del 5% gli altri sono giovanottoni che a ben andare finiranno per la maggioranza nelle maglie della delinquenza organizzata e dello spaccio della droga e non solo. O riusciamo a capire che il tempo della carota è finito, oppure finiremo per essere complici della classe politica delinquenziale che ci governa e ci sta facendo subire supinamente una vera e propria invasione programmata in cambio di un profitto economico di pochi, che per dirla con le parole del pluridelinquente Buzzi (quello delle cooperative di Roma) :"Il traffico di clandestini è più redditizio del traffico di droga". Ora sono andate bene fino a ieri sera le raccolte firme, le dirette televisive con le trasmissioni dei fighetti che fanno audience con share da prefisso telefonico, i contatti e le manifestazioni. Fino a ieri sera tutto questo andava bene, anzi va ancora bene come vetrina pubblica, ma tutti sappiamo che da oggi la solfa cambia, almeno per quanto riguarda Milano e la Montello la solfa è cambiata la musica nuova non si può fermare alle forme attuali, occorre andare oltre. Adesso è il momento di preparare la difesa, quella vera del quartiere e della sua gente,Sia chiaro qui nessuno inneggia a forme di autodifesa fuori legge, ma il diritto sacrosanto a difendere ed occupare metro a metro il proprio territorio, il marciapiede sotto casa, il parcheggio o il parco dove portiamo il cane non ce lo deve levare nessuno mai. E' casa nostra, e come tale abbiamo il diritto ma sopratutto il dovere di difenderla. E di difenderla fino al limite dell'autodifesa legale. Non stiamo certo invocando iniziative violente da queste pagine, ma stiamo cercando di dirvi che continuare a confrontarsi con questa classe dirigente, con chi ci governa o con chi gli ordini del governo li esegue pedessiquamente è solo una perdita di tempo, il territorio va presidiato, i gazebo devono trasformarsi in presidi di controllo, e i tiepidi devono lasciare il posto a chi ha le idee chiare su come muoversi. Fino ad oggi abbiamo sperato in una soluzione di buon senso, da oggi non è più possibile, almeno allo stato attuale delle cose. Dobbiamo organizzarci e difenderci il tempo della carota è finito... quello del bastone per il momento non ancora cominciato, ma quello dell'attenzione e della decisione quello si è qui. Se non lo attueremo avremo perso. E perso per sempre. 
LORENZO CROCE

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