sabato 14 novembre 2015

PARIGI. UNA NOTTE DI GUERRA


Una serata normale, all’insegna del rock’n’roll alternativo, quello degli americaniEagles of Death Metal, uno scenario lontanissimo dal terrore e della guerra: eppure il Bataclan, storica sala concerti di Parigi, si è trasformato in un orrendo mattatoio, come se Parigi improvvisamente fosse diventata Beirut o Damasco. Con la morte di circa 80 spettatori, ma il bilancio è provvisorio in quanto ci sono molti feriti gravissimi.
Perché è in questo luogo consacrato alla musica e al divertimento che ha avuto luogo forse il più tragico degli attentati che hanno costellato questa folle notte francese: avevano infatti iniziato a suonare da un ora gli Eagles (che poi riusciranno a fuggire) quando quattro terroristi sono entrati nella sala sparando in tutte le direzioni e lasciando numerosi cadaveri a terra, secondo quanto raccontato dai testimoni. Senza panico, freddi come dei robot, ricaricando tre o quattro volte i kalashnikov. Dicendo alle loro vittime che la colpa di tutto questo sangue era «di Hollande. È colpa del vostro presidente, non avrebbe dovuto intervenire in Siria» come ha riferito un testimone.
Molti riuscivano a scappare, ma cento ostaggi venivano trattenuti all’interno della sala. Da dentro, attraverso i social network, rimbalzavano le urla di aiuto degli spettatori. «Ci stanno uccidendo uno a uno» gridavano, mentre in trenta riuscivano a fuggire dall’edificio. Alla fine si sono sentite distintamente alcune esplosioni, i terroristi che si sono fatti saltare in aria con le cinture, mentre le forze d’assalto della polizia francese irrompevano nel locale.
dal corriere.it

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