lunedì 5 ottobre 2015

DOMENICA FESTA DELLA LANA DI TERNENGO


Sempre uguale ma allo stesso tempo sempre con tante nuove attrazioni. E’ la formula della Festa della Lana, organizzata dalla Pro Loco di Ternengo (Biella), in collaborazione con il Comune, costruita attorno al grande gregge del pastore Federico Seletto nel suo lento, ciclico spostarsi dai pascoli della pianura tra Biella e Vercelli su fino agli alpeggi che lambiscono i ghiacciai del Monte Rosa (sopra Alagna) e ritorno. E che anche quest’anno attraverserà Ternengo il prossimo 11 ottobre.
La Festa sarà impreziosita anche quest’anno, come capita ormai da oltre un decennio, dal raduno dei cani pastore della razza d’Oropa.
Terzo caposaldo, il più articolato e variopinto: la mostra della filiera della lana (dalla tosa alla filatura a mano, fino ai capi di maglieria e altre lavorazioni, allestita in una scenografia da guinnes dei primati. Buona parte del paese sarà infatti decorato con coloratissime coperte, sciarpe, bandiere (tutte rigorosamente di lana) e le ormai famose opere d’arte della scuola di maglieria della Pro Loco.
Dopo la mitica “500 di lana”, diventata il biglietto da visita dell’evento, le donne della Pro Loco guidate da Elsa Brovarone e Andriana Sigurtà, hanno voluto rendere omaggio alla Vespa, lo scooter nato a Biella alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando la Piaggio era sfollata da Pontedera ai piedi del Mucrone per sfuggire ai bombardamenti, e che nel 2016 compirà 70 anni. I festeggiamenti ufficiali nel Biellese per lo storico traguardo inizieranno dalla Festa della Lana. Dopo la 500 ci sarà quindi anche una “Vespa di lana”. E ci sarà una presentazione con una scenografia particolare con il contributo del Vespa Club di Biella.
L’altro evento mediatico che caratterizzerà la 17.a edizione della Festa della Lana è la storia di una sciarpa, ovviamente di lana, ideata per rivestire in un morbido abbraccio nientemeno che il Naviglio di Milano per attirare l’attenzione sull’urgenza di restaurare e recuperare una delle più grandi opere d’ingegneria a cui ha lavorato anche Leonardo da Vinci. Ma anche un biellese, Sebastiano Ferrero, uno dei personaggi maggiori del Rinascimento biellese che tra il 1490 e il 1510, come Ministro delle Finanze del Ducato di Milano, curò la realizzazione di un tratto importante del Naviglio.
L’idea di Mitti Piantanida, una pittrice milanese che ha lo studio in uno degli angoli più pittoreschi del Naviglio, è stata lanciata anche alla Festa della Lana tre anni fa con un gemellaggio sancito con metri e metri di maglia lavorata a mano ai ferri, naturalmente dalle donne della scuola di maglieria, che hanno contribuito a realizzare un lungo tratto della sciarpa. Oggi grazie al lavoro di tantissime altre donne non solo della Lombardia e di diverse regioni d’Italia anche di 29 Paesi del Mondo, il “filo d’Arianna” è lungo oltre 20 chilometri. Con la sciarpa è stata decorata la Darsena Grande inaugurata dopo i restauri dal sindaco di Milano Pisapia.
Ora alcune centinaia di metri di quella sciarpa sono arrivate a Biella per ricordare Sebastiano Ferrero, decorando alcuni dei “suoi” luoghi: il Ricetto di Candelo, il Palazzo del Principe a Masserano e Il Comune di Benna. Il tutto rientrerà per l’11 ottobre a Ternengo dove, questa storia, si concluderà.
Ma, state tranquilli, alla Festa della Lana ci sarà, come sempre, anche molto di più: e cioè un ricco mercatino con tanti prodotti artigianali non solo di lana, alcune postazioni di intrattenimento per i bambini, e tante gustosissime prelibatezze da mangiare a pranzo nella sede della Pro Loco. Da non dimenticare poi l’anteprima di giovedì sera 8 ottobre quando la Pro Loco renderà omaggio a Gianfranco Bini, il fotografo editore prematuramente scomparso, che ha dedicato libri stupendi ai pastori e al mondo della montagna. Alla sua memoria la Pro Loco consegnerà i premi “Fame d’erba” (dal titolo di uno dei suoi libri più famosi) al pastore più anziano e a quello più giovane in attività in una emozionante coreografia di canti popolari con il Coro Burcina.



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