mercoledì 14 ottobre 2015

MANTOVANI DOMANI INTERROGATORIO DI GARANZIA

INTANTO SI AUTOSPENDE DA VICE PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA

"Mi dichiaro estraneo ai fatti che mi vengono contestati, domani (giovedì 16 ottobre) darò le mie spiegazioni al gip e mi autosospendo dalla carica di vicepresidente della Giunta Lombarda". Lo ha detto Mario Mantovani al suo difensore, Roberto Lassini, mercoledì 14 ottobre, durante il colloquio in carcere.
Per lui e per gli altri due arrestati - il suo stretto collaboratore Giacomo Di Capua e l’ingegnere del Provveditorato Opere Pubbliche per Lombardia e Liguria, Angelo Bianchi - la mattina di giovedì 15 ottobre si terrà l'interrogatorio di garanzia nel carcere di San Vittore davanti al gip Stefania Pepe.
"Sono più che sereno, sono sempre stato al servizio della comunità, della Lombardia, dei più deboli. Si pubblichino i miei conti correnti". Così ha invece detto l’assessore lombardo Massimo Garavaglia (Lega Nord), indagato nell’ambito della stessa inchiesta che ha portato in carcere Mantovani.
Intanto le opposizioni del Consiglio regionale della Lombardia hanno deciso di non partecipare al gruppo di lavoro in commissione Sanità previsto mercoledì 14 ottobre sulla seconda parte delle riforma del sistema sociosanitario, fino a quando sarà discussa in Aula la mozione di sfiducia al governatore Roberto Maroni.
Il M5S ha disertato anche la seduta di commissione che ha preceduto sia il gruppo di lavoro sia una audizione. Il capogruppo del M5S, Dario Violi, ha dichiarato: "Non partecipiamo alle sedute della sola commissione Sanità e al gruppo di lavoro sulla seconda parte della riforma sanitaria", ma "parteciperemo alle audizioni per rispetto di chi fa molti chilometri per essere audito". 
Da parte dei gruppi di centrosinistra, Pd e Patto civico, la posizione è quella annunciata già martedì 13 ottobre: fino alla discussione per la sfiducia a Maroni (che prevedibilmente si terrà il giorno 20 ottobre) parteciperanno alle sedute e alle audizioni ma non ai gruppi di lavoro(come oggi in Sanità), né, soprattutto, manterranno il numero legale per la validità delle sedute, qualora la maggioranza a causa di consiglieri assenti non riuscisse a mantenerlo da sola.

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