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sabato 21 aprile 2012
FA SESSO IN VIAGGIO DI LAVORO E SI FERISCE: PER IL GIUDICE E' INFORTUNIO SUL LAVORO
Una dipendente pubblica in Australia, che si è ferita durante un viaggio
di lavoro mentre faceva sesso con un conoscente in una camera d'albergo
nel 2007, ha diritto al risarcimento per infortunio sul lavoro. La
Corte federale a Sydney ha concluso che le lesioni, causate da un
portalampada di vetro distaccatosi dal muro che l'ha colpita al viso,
sono state subite nel corso della trasferta di lavoro. La donna, che non
può essere nominata per ragioni legali, aveva presentato appello contro
la sentenza del tribunale amministrativo, che aveva respinto la sua
richiesta di risarcimento per lesioni facciali e danno psicologico.Il giudice federale John Nicholas ha stabilito invece che il tribunale
amministrativo ha errato, quando ha deciso che la donna doveva provare
che l'infortunio era avvenuto durante un'attività "indotta o
incoraggiata dal datore di lavoro". "Se la ricorrente si fosse
infortunata giocando a carte avrebbe avuto diritto al risarcimento,
anche se non poteva provare che il datore di lavoro aveva indotto o
incoraggiato tale attività", ha detto il giudice Nicholas. "In assenza
di cattiva condotta o di autolesione intenzionale, il fatto che la
ricorrente fosse impegnata in attività sessuale piuttosto che in
un'altra attività ricreativa non porta a un risultato differente", ha
aggiunto
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