mercoledì 11 aprile 2012

IN UGANDA UNA STRANA MALATTIA RIDUCE I BIMBI IN ZOMBI


In Uganda una strana malattia riduce i bambini in "zombie"

By Edoardo Capuano - Posted on 03 aprile 2012
Bimbo ugandese colpito dalla nodding diseaseIn Uganda sta accadendo qualcosa di insolito. Peccato che i media nostrani, come al solito, non stiano dando molto risalto alla notizia, ma il Paese africano sembra essere piagato da una misteriosa malattia che colpisce specialmente i bambini, trasformandoli in ciò che alcuni definiscono fin troppo audacemente "zombie".
La malattia è stata definita "Nodding Disease", e ha costretto migliaia di bambini a lasciare la scuola per via di inspiegabili attacchi simili quelli di natura epilettica, che sembrano lentamente modificare la personalità degli adolescenti.
Una ragazzina ugandese di nome Pauline, ad esempio, ha lasciato la scuola ormai da anni, e non riesce più a ricordare nemmeno come si usa una matita. "La sua personalità è molto cambiata rispetto a prima. Quando è nata era normale. Ora si limita a vagare senza alcuno scopo" spiega la madre Grace Lagat.
La CNN è stata uno dei primi organi di stampa a riportare la notizia e ad intervistare la signora Lagat, i cui bambini sono stati entrambi colpiti dalla misteriosa malattia. "Quando vado in giardino, li lego con il tessuto. Se non li legassi, una volta tornata in casa non li troverei più".
I bambini colpiti dalla malattia, una volta legati, iniziano a masticare i loro legacci di tessuto come animali rabbiosi, ed è proprio questo comportamento, unito ai cambiamenti della personalità, ad aver fatto nascere la diceria sugli zombie.
Gli infetti non si limitano a questo genere di comportamento: in alcuni casi, i bambini danno volontariamente alle fiamme le case dei loro compaesani, e fino ad ora pare siano coinvolti nella morte di oltre 200 persone.
Fino ad ora la malattia sembra colpire ragazzi di età non superiore ai 19 anni, e la maggior parte degli infetti è composta da bambini da 3 a 11 anni.
Durante gli attacchi, i bambini fanno cenni ripetitivi con il capo, movimenti che hanno dato il nome alla malattia (nod = annuire). L'anomalia di questi attacchi sta nel fatto che sembrano venire "innescati" da alcune particolari situazioni, come i cambiamenti del tempo atmosferico. In realtà, questa malattia non è del tutto nuova alla scienza: negli anni '60, in Sudan, si verificò un caso molto simile a quello ugandese, e la malattia contagiò bambini anche in Libia e Tanzania.
L'epidemia in Uganda, tuttavia, è una situazione del tutto nuova, ed è probabilmente causata da un virus/parassita/batterio del tutto nuovo, probabilmente più resistente e versatile di quello sudanese di 50 anni fa.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità sta tenendo traccia della diffusione della malattia. "La situazione è disperata, ve lo assicuro" spiega il dottore ugandese Joaquin Saweka. "Immaginate di essere circondati da 26 bambini, e 12 di essi mostrano i segni della malattia".
Ma nessuno è ancora sicuro di cosa stia realmente causando l'epidemia, cosa che contribuisce a diffondere l'idea superstiziosa che i bambini si stiano trasformando in zombie.Una delle ipotesi sull'origine della malattia è la "mosca nera", un insetto che vive nella regione, in grado di trasportare il verme parassita Onchocerca Volvulus. Questo parassita è responsabile della oncocercosi, una malattia infettiva definita anche "cecità fluviale" dato che, nelle ultime decadi, ha reso cieche oltre tre milioni di persone in tutto il mondo.
È possibile che la mosca nera (del genere Simuliidae) trasporti un altro parassita in grado di causare i sintomi riscontrati in Uganda, ma almeno il 7% dei bambini infetti non vive nelle regioni infestate da questo insetto.
"Per prima cosa abbiamo steso una rete di ipotesi. Abbiamo poi escluso tre dozzine di potenziali cause, e ora stiamo lavorando ad una manciata di possibilità" spiega Scott Dowell, membro del Center for Disease Control. "Sappiamo da esperienze passate che una malattia sconosciuta potrebbe finire per avere conseguenze globali".
I trattamenti per l'epilessia sembrano solo essere parzialmente efficaci, e non riescono a fermare l'avanzamento della malattia. Dopo anni di attacchi, i bambini non riescono più a camminare e si trascinano per terra, incapaci di eseguire movimenti complessi con gli arti.
Le capacità intellettive si degradano, e riducono un bambino perfettamente in salute ad un quasi-vegetale, incapace di parlare, violento e completamente diverso dal ciò che era prima della malattia.
Questa malattia colpisce l'Uganda ormai da diversi anni, e solo ora ha raggiunto le pagine di un giornale. "La gente del posto si lamenta perché pare che le vite di un Paese in via di sviluppo abbiano meno valore delle vite di un Paese occidentale" spiega Saweka. "Quando si conoscono le cause, si trova una cura. Ora si cerca solo di alleviare i sintomi, non ci aspettiamo di poter curare nessun

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