dal sito lettera43. ora spunta la magia nera.....
Trota e fratelli: braccia rubate all'agricoltura
Dalle dimissioni di Bossi da segretario della Lega Nord allo scontro Fornero-Marcegaglia.
di Nico Arse
«Mi avete preso per il culo. Ma la cazzata più grande l'ho fatta io, tutta da solo: non avrei dovuto far entrare i ragazzi in politica» (Corriere della Sera).
Nel giorno delle dimissioni da segretario della Lega Nord, Bossiconfida il suo vero cruccio, aver candidato quel simpaticone del Trota: «Qualcuno me lo aveva anche detto: 'Umberto, devi scegliere tra la Lega e i figli'. Lo sapevo anch'io, avrei dovuto scegliere la Lega. I figli potevano fare qualcosa d'altro».
In un bell’allevamento, di quelli che splafonano le quote latte, il Trota ce lo vedremmo benissimo.
CALDEROLI, DA BELSITO AL TRIUMVIRATO
Altro che «Roma ladrona»: qui si parla di «consegne in contanti, assegni e pagamenti di decine di fatture per le spese di famiglia, ristrutturazioni, auto, cellulari, schede telefoniche, dentista, diplomi di scuola...». Perfino «i conti della clinica del 2004» del «capo», precisa perfida la Dagrada (La Stampa).
Prima di un incontro con Bossi, Belsito vuole vedere Roberto Calderoli, l’unico di cui si fida, «anche perché lui sa». Destinatario, secondo il tesoriere, di un bel po’ di denaro che adesso non sa come giustificare. «Calderoli, arriva... il casino l’ha fatto lui... dice che ('sembra dire vuole', annotano i carabinieri, ndr) i soldi in Tanzania».
Calderoli, quello del triumvirato? Sì lui.
BRANDINA MAGICA
In una telefonata tra la segretaria Degrada e Belsito dopo il cerchio magico spunta una mansarda magica (Il Fatto Quotidiano).
«D: Ascolta, eh ma tu sei stato a casa di lei? A casa a Gemonio, no?
B: Sì.
D: Ma tu sei andato a vedere dove dorme lei? Tu lo sai che su c’è una mansarda?
B: Ma tu parli della moglie (Manuela Marrone) o dell’altra (Rosy Mauro)?
D: No, no a Gemonio.
B: Della moglie?
D: Eh.
B: Io sto nel salotto o in cucina.
D: Ok, se tu vai sopra in mansarda.
B: Mai stato.
D: C’è una brandina, ma non sto scherzando, ci sono le foto, c’è una brandina di quelle che sembrano per bambini.
B: Eh.
D: Un comodino e una lampada. Per terra piena piena che prende tutta la stanza libri di magia nera, cartomanzia, astrologia, tutti eh!, ma ce ne saranno, almeno un centinaio, tutti per terra, non su una scrivania, niente, lei vive lì, quando è in casa è lì, con quei libri.
B: E che cazzo fa? Eh allora non ho via d’uscita, non so né cartomante né mago».
IL NERO DEI NORDISTI
«Anche perché o lui, (cioè Bossi, annotano i carabinieri) ti passa come c'era una volta, tutto in nero, o altrimenti come cazzo fai tu?». Per gli investigatori «il significato del nero è riconducibile alla provenienza del denaro contante che può avere varie origini, dalle tangenti, alle corruzioni o ad altre forme di provenienza illecita e non tracciabile. Denaro che poi veniva elargito senza lasciare traccia a Bossi e ai suoi familiari. La verità di Borgogni. Di quelle tangenti, annotano gli investigatori, ha parlato lungamente quel Borgogni che fino a pochi mesi fa era il braccio destro del presidente Pierfrancesco Guarguaglini». (Il Messaggero).
Però non è chiaro: Bossi avrebbe preso soldi in nero, li avrebbe girati a Belsito per poi farseli ridare?
IL LAVORO DI FORNERO
Alesina e Ichino (Andrea) stroncano il disegno di legge sul lavoro che stravolge la bozza iniziale del ministro Fornero: «Ci sono riforme che, se vengono annacquate, è meglio non toccare. Quella del lavoro è una di queste».
Con la modifichetta all’articolo 18 «le imprese in crisi approfitteranno immediatamente di ogni spiraglio nella diga per liberarsi dei lavoratori improduttivi. Ma quelle che potrebbero espandersi non assumeranno perché non avranno sufficienti garanzie di poter ridurre in futuro l'occupazione se e quando questa eventualità si rendesse necessaria. Il peggio dei due sistemi quindi: licenziamenti senza assunzioni; nessuna migliore combinazione di forza lavoro e capitale; retribuzioni che rimangono basse, perché gli impieghi più produttivi continuano a essere vacanti». (Corriere della Sera).
ELSA VS EMMA
Fornero non gradisce le critiche di Marcegaglia e La Stampa della Fiat, uscita da Confindustria, le fa volentieri da sparring partner: «Per anni hanno biasimato il 'teatrino della politica' e ora ci tocca assistere al 'teatrino delle parti sociali': sono sconcertata da questi cambi di fronte e dal fatto che sia sempre necessario demonizzare qualcuno, è davvero un segno di immaturità del Paese. La verità è che abbiamo modificato lievissimamente la riforma dell’articolo 18, abbiamo solo inserito la norma secondo cui in caso di manifesta insussistenza il giudice può stabilire il reintegro, il resto è rimasto uguale». E Monti risponde duro anche lui a Confindustria: «Una riforma così se la sognavano».
Nel giorno delle dimissioni da segretario della Lega Nord, Bossiconfida il suo vero cruccio, aver candidato quel simpaticone del Trota: «Qualcuno me lo aveva anche detto: 'Umberto, devi scegliere tra la Lega e i figli'. Lo sapevo anch'io, avrei dovuto scegliere la Lega. I figli potevano fare qualcosa d'altro».
In un bell’allevamento, di quelli che splafonano le quote latte, il Trota ce lo vedremmo benissimo.
CALDEROLI, DA BELSITO AL TRIUMVIRATO
Altro che «Roma ladrona»: qui si parla di «consegne in contanti, assegni e pagamenti di decine di fatture per le spese di famiglia, ristrutturazioni, auto, cellulari, schede telefoniche, dentista, diplomi di scuola...». Perfino «i conti della clinica del 2004» del «capo», precisa perfida la Dagrada (La Stampa).
Prima di un incontro con Bossi, Belsito vuole vedere Roberto Calderoli, l’unico di cui si fida, «anche perché lui sa». Destinatario, secondo il tesoriere, di un bel po’ di denaro che adesso non sa come giustificare. «Calderoli, arriva... il casino l’ha fatto lui... dice che ('sembra dire vuole', annotano i carabinieri, ndr) i soldi in Tanzania».
Calderoli, quello del triumvirato? Sì lui.
BRANDINA MAGICA
In una telefonata tra la segretaria Degrada e Belsito dopo il cerchio magico spunta una mansarda magica (Il Fatto Quotidiano).
«D: Ascolta, eh ma tu sei stato a casa di lei? A casa a Gemonio, no?
B: Sì.
D: Ma tu sei andato a vedere dove dorme lei? Tu lo sai che su c’è una mansarda?
B: Ma tu parli della moglie (Manuela Marrone) o dell’altra (Rosy Mauro)?
D: No, no a Gemonio.
B: Della moglie?
D: Eh.
B: Io sto nel salotto o in cucina.
D: Ok, se tu vai sopra in mansarda.
B: Mai stato.
D: C’è una brandina, ma non sto scherzando, ci sono le foto, c’è una brandina di quelle che sembrano per bambini.
B: Eh.
D: Un comodino e una lampada. Per terra piena piena che prende tutta la stanza libri di magia nera, cartomanzia, astrologia, tutti eh!, ma ce ne saranno, almeno un centinaio, tutti per terra, non su una scrivania, niente, lei vive lì, quando è in casa è lì, con quei libri.
B: E che cazzo fa? Eh allora non ho via d’uscita, non so né cartomante né mago».
IL NERO DEI NORDISTI
«Anche perché o lui, (cioè Bossi, annotano i carabinieri) ti passa come c'era una volta, tutto in nero, o altrimenti come cazzo fai tu?». Per gli investigatori «il significato del nero è riconducibile alla provenienza del denaro contante che può avere varie origini, dalle tangenti, alle corruzioni o ad altre forme di provenienza illecita e non tracciabile. Denaro che poi veniva elargito senza lasciare traccia a Bossi e ai suoi familiari. La verità di Borgogni. Di quelle tangenti, annotano gli investigatori, ha parlato lungamente quel Borgogni che fino a pochi mesi fa era il braccio destro del presidente Pierfrancesco Guarguaglini». (Il Messaggero).
Però non è chiaro: Bossi avrebbe preso soldi in nero, li avrebbe girati a Belsito per poi farseli ridare?
IL LAVORO DI FORNERO
Alesina e Ichino (Andrea) stroncano il disegno di legge sul lavoro che stravolge la bozza iniziale del ministro Fornero: «Ci sono riforme che, se vengono annacquate, è meglio non toccare. Quella del lavoro è una di queste».
Con la modifichetta all’articolo 18 «le imprese in crisi approfitteranno immediatamente di ogni spiraglio nella diga per liberarsi dei lavoratori improduttivi. Ma quelle che potrebbero espandersi non assumeranno perché non avranno sufficienti garanzie di poter ridurre in futuro l'occupazione se e quando questa eventualità si rendesse necessaria. Il peggio dei due sistemi quindi: licenziamenti senza assunzioni; nessuna migliore combinazione di forza lavoro e capitale; retribuzioni che rimangono basse, perché gli impieghi più produttivi continuano a essere vacanti». (Corriere della Sera).
ELSA VS EMMA
Fornero non gradisce le critiche di Marcegaglia e La Stampa della Fiat, uscita da Confindustria, le fa volentieri da sparring partner: «Per anni hanno biasimato il 'teatrino della politica' e ora ci tocca assistere al 'teatrino delle parti sociali': sono sconcertata da questi cambi di fronte e dal fatto che sia sempre necessario demonizzare qualcuno, è davvero un segno di immaturità del Paese. La verità è che abbiamo modificato lievissimamente la riforma dell’articolo 18, abbiamo solo inserito la norma secondo cui in caso di manifesta insussistenza il giudice può stabilire il reintegro, il resto è rimasto uguale». E Monti risponde duro anche lui a Confindustria: «Una riforma così se la sognavano».
Venerdì, 06 Aprile 2012
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