martedì 10 aprile 2012

GIOVANI E POLITICA: EFFETTO TROTA

dal blog solferino 28 del corriere.it

Giovani e politica, effetto Trota

Il Trota si è dimesso, viva il Trota. “Per dare l’esempio”, ha detto. Triste storia all’italiana di soldi e potere, di quelle che i militanti dell’orgoglio padano consideravano marchio esclusivo di Roma ladrona. Con un padre che inizia l’erede ai segreti di famiglia, a un’arte che il rampollo ha respirato dalla culla e bevuto mista a latte e acqua del Po.
Il copione è sempre lo stesso. Quanti posti occupati e (con)corsi deviati, dall’università alla politica alle professioni. Ma quanti ragazzi di fronte alla scelta rinuncerebbero alla corsia preferenziale? Quanto è radicata, anche nei più giovani, l’idea che la spintarella sia normale e la protezione legittima?
La cosa si complica quando un figlio viene “messo” a occuparsi di cittadinanza, diritti, doveri, legalità, etica pubblica, democrazia, senso dello Stato… ancor più quando la trota è gettata in acque dove vige la legge del più forte, si è tentati da lusinghe e anche i più navigati faticano a mantenere la rotta… è questa la politica alla quale dovrebbero riavvicinarsi i ragazzi che sognano un mondo più giusto? Dall’inchiesta pubblicata domenica sul Corriere della Sera emerge una galassia di giovani disposti a impegnarsi per cambiare la società dei privilegi ma sempre più lontani dai tradizionali percorsi di partito.
L’ennesimo tradimento, che coinvolge il 24enne consigliere regionale Renzo Bossi, può accrescere la distanza o per reazione stimolare la voglia di fare. Effetto Trota. Come si può riaccendere nei giovani la passione per la politica?

1 commento:

lorenzo ha detto...

dal mio punto di vista l'articolista è un poco pessimista. Indipendentemente dalla posizione politica, mi pare di poter evidenziare invece che la Lega insieme forse ai partiti di estrema sinistra (Rifondazione in particolare) e forse a Forza Nuova sia l'unico partito che attira una buona dose di giovani