venerdì 27 aprile 2012

MORATTI JR (FIGLIO DI LETIZIA) A PROCESSO PER AVER PICCHIATO IRVINE

Lite in discoteca tra Moratti jr e Irvine, show del pilota al processo

Venerdì, 27 aprile 2012 - 16:47:00
La parola oggi è toccata all'ex pilota Ferrari Eddie Irvine. Si è seduto al banco dei testimoni del processo in cui è coimputato con Gabriele Moratti, il figlio dell'ex sindaco di Milano, per la rissa avvenuta all'Hollywood il 20 dicembre 2008 e ha detto la sua, con tanto di mimo dell'aggressione che avrebbe subito e richiamo del giudice perché del processo viene registrato solo l'audio. Nel processo Irvine e Moratti jr sono entrambi imputati per lesioni gravi. Il figlio dell'ex sindaco, a cui e' contestata anche l'aggravante dei futili motivi, risponde inoltre di minacce. All'origine della rissa, un sms che l'irlandese avrebbe inviato alla ex del rivale. Secondo la sua versione, è passata la mezzanotte quando il pilota fa il suo ingresso in discoteca con alcuni amici. Prendono posto in un privé, ordinano un paio di drink, "vodka lemon" precisa l'imputato. Poi ballano, lui sul divano. All'improvviso si sente tirare all'indietro, mentre viene colpito più volte al capo. "Qualcuno - dice Irvine che proprio non riesce ad evitare di mimare il racconto - ha tentato di fermare Moratti". Lui cerca di reagire: "Ho colpito oltre la spalla, alla cieca". Il pilota ha un bicchiere in mano, con cui colpisce l'aggressore. Il bicchiere comunque non si rompe. "Non ho mai guardato indietro - precisa - perché per me era stupido, dal momento che potevo essere colpito al viso". Quindi torna in albergo, dove riceve la chiamata di un amico di Moratti, che lo aggredisce verbalmente per aver "usato un bicchiere... mi disse che mi avrebbe ucciso e questa persona so che aveva una pistola, l'avevo vista". Dopo la rissa Irvine lamenta un dolore ad un orecchio che fa medicare, ma che da allora gli impedisce di fare immersioni. In aula c'è anche Moratti, che ha volte di fronte alla ricostruzione resta impassibile, altre scuote la testa, mostrando incredulità. Lui prenderà la parola in occasione della prossima udienza, fissata per il 29 giugno.

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